Roma – “Dopo 14 anni dalla prima proposta di legge e a distanza di 75 anni dalla sua nascita la Costituzione italiana diventa ancora più inclusiva ed equa grazie alla riforma che introduce la tutela dello sport e ne riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico” così il presidente della Fondazione Amesci, Enrico Maria Borrelli commenta l’approvazione all’unanimità alla Camera dei deputati della modifica all’art. 33 della Costituzione.
“Per gli italiani, soprattutto per i giovani, questo rappresenta un momento storico. Lo sport è lo strumento più equo di inclusione e crescita dell’individuo e delle comunità e rappresenta una ‘terza agenzia educativa’, dopo la famiglia e la scuola quale palestra di vita e di valori dove i ragazzi imparano a rispettare le regole, a relazionarsi, facendo squadra per raggiungere un obiettivo comune” afferma il presidente Borrelli.
La Fondazione Amesci crede nello sport come strumento di formazione ed empowerment e lavora per la promozione e la diffusione della pratica sportiva tra i giovani. Nell’ultima ‘Universiade di Napoli’, l’evento internazionale che ha portato delegazioni sportive universitarie di tutto il mondo nella città partenopea, siamo stati in campo per selezionare tra oltre 12.000 candidati i 6000 giovani volontari che abbiamo coinvolto, formato e coordinato lungo un’entusiasmante esperienza di volontariato in ambito sportivo. Ma non solo. Dal 2005 a oggi, con i progetti di Servizio Civile Universale abbiamo coinvolto 797 giovani che hanno dedicato più di 1.115.000 ore ad attività di sensibilizzazione sul valore educativo dello sport.
“Con l’ingresso dello sport in Costituzione si cristallizza formalmente il binomio educazione e sport” aggiunge Borrelli. “Voglio ringraziare il Parlamento e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per questo traguardo epocale e per il suo annunciato impegno a rendere lo sport accessibile a tutti. Per farlo servono forti alleanze tra istituzioni, terzo settore e società civile. La Fondazione Amesci è pronta a collaborare con le Istituzioni per rendere il riconoscimento costituzionale di questo valore, un diritto per tutti” conclude il presidente Borrelli.