Messina – Si è svolta nell’Aula Magna, la terza riunione dell’Act Tank Sicilia, la piattaforma di analisi e confronto attivata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con la Regione Siciliana e con la partecipazione di ENI, UniCredit, Fondazione Sicilia e Gruppo Arena per concretizzare un piano di sviluppo per l’eccellenza della Sicilia e individuare progettualità ad alto impatto per lo sviluppo del territorio.
I lavori sono stati aperti dai saluti del prof. Salvatore Cuzzocrea (Rettore UniMe), e del dott. Pio Parma (Senior Consultant Area Scenari e Intelligence, The European House – Ambrosetti). Sono intervenuti anche la dott.ssa Cetti Lauteta (Responsabile Scenario Sud, The European House – Ambrosetti), il prof. Francesco Priolo (Rettore Università di Catania) e la dott.ssa Patrizia Valenti (Dirigente generale del Dipartimento della Formazione Professionale – Autorità di gestione FSE, Regione Siciliana).
Si sono, inoltre, collegati da remoto i proff. Massimo Midiri (Università di Palermo) e Matteo Lorito (Università Federico II di Napoli) e il dott. Salvatore Malandrino (Regional Manager Sicilia, Unicredit).
Oggetto della tappa è stata la discussione sulle sfide e opportunità che si presentano sul fronte della Innovazione, Formazione e Ricerca, per consolidare un ecosistema dell’innovazione e di collaborazione pubblico-privata, anche facendo leva sui finanziamenti provenienti dall’Europa e dal Governo italiano attraverso il PNRR.
Il sistema degli Atenei siciliani ha mostrato segni di resilienza durante la pandemia, come testimoniato dalla crescita del numero di studenti iscritti nei quattro Atenei della regione, tra cui l’Università di Messina che già ha dimostrato negli ultimi anni una spiccata propensione alla brevettazione.
Lo sviluppo del sistema regionale dell’Università e della Ricerca si inserisce nel più ampio contesto della spinta associata allo stanziamento delle risorse finanziarie dal PNRR (Missione 4), del Fondo per la Coesione e lo Sviluppo e dai Fondi Strutturali europei della prossima programmazione 2021-2027.
“L’ecosistema universitario siciliano si è dimostrato molto resiliente negli ultimi 5 anni ed è desideroso di partecipare a progetti di ricerca congiunti con il sistema delle Imprese. Il Mezzogiorno avrà a disposizione per i prossimi anni oltre 200 miliardi di euro, molti dei quali dedicati alla Ricerca e alle partnership pubblico-private nell’innovazione. Pensiamo che su questo punto si giochi buona parte dell’attrattività della Sicilia per gli investimenti. Oggi abbiamo discusso di alcune possibili aree di intervento per favorire lo sviluppo dell’ecosistema siciliano dell’Innovazione, Formazione e Ricerca tra le quali: professioni del futuro e dottorati innovativi, percorsi di specializzazione territoriale e trasferimento tecnologico e partenariato pubblico/privato” ha affermato Cetti Lauteta, Responsabile Scenario Sud, The European House – Ambrosetti.
“L’Università di Messina – ha commentato il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea – è pronta a contribuire attivamente allo sviluppo di un ecosistema di innovazione in Sicilia, in collaborazione con le altre Università del territorio, con gli organismi di ricerca, le Istituzioni e le imprese. La multidisciplinarità e le interconnessioni pubblico-private giocheranno un ruolo decisivo per le prossime sfide sociali, ambientali e per il benessere dell’uomo a cui siamo chiamati a dare risposta, rafforzando la competitività in settori strategici del panorama siciliano e valorizzando le risorse chiave locali”.
La riunione dell’Act Tank Sicilia di The European House – Ambrosetti ha rappresentato anche l’occasione per presentare al pubblico di imprenditori e rappresentanti del sistema della formazione e dell’innovazione il progetto che intende rendere l’Università di Messina un centro di formazione e ricerca avanzato di eccellenza sui temi della Sostenibilità e Salute Circolare.
Il progetto è stato identificato grazie ad un percorso di dialogo e ascolto, che si è sostanziato nell’organizzazione di numerosi Tavoli di Lavoro a Messina nel primo semestre del 2021, che ha consentito di identificare trend tecnologici, e strumenti di governance e organizzativi con imprese e centri di ricerca nazionali e internazionali. L’idea della Sustainability e Circular Health è coerente, inoltre, con l’ambizione del progetto Act Tank Sicilia di individuare progetti e azioni in grado di attivare la capacità di trasformazione del territorio.
La focalizzazione sul tema della Salute Circolare nasce da una analisi dei punti di forza dell’Ateneo messinese, considerando le complementarità con gli altri Atenei e il riconoscimento dell’importanza dell’interdisciplinarità all’interno del nuovo scenario di ricerca e formazione.
L’avvio del progetto permetterebbe di generare numerosi benefici strutturali non solo per Messina, ma anche per tutto il territorio siciliano e il Paese. L’Academy si qualificherebbe, inoltre, come progetto “vetrina” in grado di catalizzare risorse, partecipazione, consenso, visibilità e prestigio nazionale e internazionale, attività economiche e occupazione diretta, indiretta e indotta e attrazione qualificata di talenti e investimenti da tutto il mondo.