Messina – Reti di prossimità, strutture intermedie, telemedicina per l’assistenza territoriale, potenziamento dei servizi domiciliari, innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. Sono questi i temi che hanno caratterizzato i lavori del V Congresso provinciale della Cisl Medici di Messina. Una professione, quella sanitaria, al centro dei riflettori negli ultimi due anni per la pandemia ancora in corso e che ha fatto emergere quelle criticità che il sindacato denunciava da anni.
«Siamo rimasti inascoltati – denuncia oggi il segretario uscente della Cisl Medici di Messina, Gianplacido De Luca – ma la pandemia ha fatto comprendere a tutti in maniera forte quelle emergenze legate alla carenza degli organici o dei posti letto e l’intasamento dei pronto soccorso. Siamo stati impreparati ad affrontare la pandemia ma adesso, come Cisl, siamo convinti che l’opportunità del Pnrr sia da non perdere perché dispone le risorse per porre rimedio a tutte le carenze che in questi anni si sono determinate. Il nostro compito sarà quello di vigilare affinché questi fondi vengano impiegati bene. Occorre potenziare il personale, non solo medici ma anche infermieri ed operatori della sanità, evitando di creare cattedrali nel deserto che non servono a nessuno. Dobbiamo creare le condizioni affinché si garantisca il diritto alla salute dei cittadini. Durante il periodo più duro della pandemia, tanti pazienti con patologie no Covid, come le urgenze oncologiche, urologiche o cardiologiche, hanno avuto evidenti difficoltà ad accedere alle cure. Bisogna creare le condizioni perché questo non avvenga».
Un compito che spetterà alla nuova segretaria provinciale composta dal segretario generale Giuseppe Costa e dai segretari territoriali Vincenza Barreca e Antonio Albanese, eletta alla presenza del segretario regionale Massimo Farinella, della segretaria territoriale della Cisl Messina, Cettina Pizzo e con il saluto, in videoconferenza da Roma, del segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi.
«La prima emergenza – ha aggiunto il neo segretario generale Giuseppe Costa – è quella di rinforzare gli organici che la pandemia ha evidenziato sono insufficienti. Non bisogna dimenticare gli effetti che l’emergenza Covid ha provocato soprattutto negli ospedali perché, spesso e purtroppo, si è dovuto tralasciare tutto quello che riguarda la patologia cronica per mancanza di risorse umane e che hanno comportato lo stop su alcune patologie. L’impegno dei sanitari, nel periodo della pandemia, è stato ed è sotto gli occhi di tutti, l’emergenza Covid ne ha evidenziato l’importanza di un potenziamento ormai non più rinviabile».