Si terrà presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino la XVI Edizione del Premio Carlo Castelli, il concorso letterario riservato ai detenuti delle carceri italiane, organizzato e promosso dalla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV. Questa edizione assume un significato speciale, celebrando il 25º anniversario dalla scomparsa del volontario penitenziario Carlo Castelli, a cui il premio è dedicato.
Si svolgerà venerdì 29 settembre 2023, presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, la cerimonia di premiazione della XVI Edizione del Premio Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai detenuti delle carceri italiane organizzato e promosso dalla Società di San Vincenzo De Paoli.
La XVI Edizione del Premio si celebra in occasione del 25° dalla scomparsa del volontario penitenziario a cui è stato intitolato il concorso.
Il Premio Carlo Castelli è un concorso letterario organizzato e promosso dal Settore Carcere e Devianza della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, che coinvolge detenuti ospiti negli Istituti penitenziari di tutta Italia, offrendo loro l’opportunità di esprimersi attraverso la scrittura. Ogni anno viene scelta una struttura detentiva per adulti o minori per ospitare la cerimonia durante la quale vengono lette e premiate le opere scelte da un’apposita giuria.
Il tema di quest’anno, “Diario dentro. Pensieri dalla mia cella”, riflette la realtà quotidiana dei detenuti, i cui giorni sono scanditi da una routine immutabile. La scrittura diventa un mezzo per esorcizzare il passato, elaborare il dolore e coltivare la speranza di un futuro diverso. I racconti dei detenuti permettono di avvicinarci a una realtà spesso misconosciuta, trasmettendo un potente messaggio di responsabilità a chi è al di fuori delle mura carcerarie.
Quest’anno sono giunti 220 testi dai quali emergono storie di umanità diversa.
Il Premio ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, del Dicastero Vaticano della Comunicazione, oltre a essere sostenuto da TV2000, Radio InBlu e UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana). Il concorso ha ricevuto, inoltre, la Medaglia della Presidenza della Repubblica.
I primi tre classificati riceveranno un doppio riconoscimento in denaro: una parte andrà all’autore del racconto e un’altra verrà destinata al finanziamento di progetti: il primo in un Istituto penitenziario per adulti, il secondo presso un Istituto per minori ed il terzo presso un Ufficio di esecuzione penale esterna.
Giovedì 28 settembre alle ore 19.00 si terrà l’incontro “Carcere fuori. Realtà oltre le mura” presso la sala teatro del Santuario di Santa Rita da Cascia a Torino, in via Giuseppe Vernazza 26/B, un’occasione per incontrare cooperative e associazioni che offrono opportunità di riabilitazione e reinserimento sociale a detenuti, ex-detenuti e persone in messa alla prova.
La nuova Giuria del Premio Carlo Castelli è presieduta da Carla Chiappini, giornalista ed esperta in scrittura autobiografica e composta da figure esperte nell’ambito penitenziario quali Luigi Pagano, già Direttore Carcere di San Vittore, Maria Agnese Moro, giornalista, figlia dello statista Aldo Moro; Carla Chiappini, Maria Cristina Failla, una carriera alle spalle da magistrato, Wilma Greco, docente Casa Circondariale di Agrigento; Anna Maria Corradini, volontaria e consulente filosofico presso Istituti penitenziari del Triveneto; Luigi Dall’Ara, volontario penitenziario Società di San Vincenzo De Paoli.
Inoltre, in concomitanza con il concorso, si svolgerà, il 28 settembre 2023, il corso di formazione per giornalisti “Il carcere visto da fuori”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e organizzato da Ucsi Piemonte in collaborazione con la Società di San Vincenzo De Paoli. Il corso affronta il delicato tema della copertura mediatica del sistema carcerario, promuovendo un approccio etico ed equilibrato nella divulgazione delle notizie relative al carcere.
La Società di San Vincenzo De Paoli
La Società di San Vincenzo De Paoli è presente in 155 Paesi del mondo. In Italia si contano più di 11.500 tra soci e volontari suddivisi in 957 gruppi operativi sul territorio denominati Conferenze, raggruppati in 85 Consigli Centrali e 2 Opere Speciali. L’Associazione di laici cattolici opera generalmente nelle parrocchie. “Nessuna povertà è estranea alla San Vincenzo” si legge nel regolamento internazionale. Ed è proprio così: che si tratti di senza fissa dimora o di pensionati che faticano ad arrivare a fine mese, disoccupati, migranti e rifugiati, donne in difficoltà o minori, ammalati o carcerati, chiunque può trovare sostegno nella Società di San Vincenzo De Paoli. L’Associazione si preoccupa anche di inviare aiuti nei paesi colpiti da calamità naturali e di sostegno a distanza dell’istruzione.