Messina – Ieri pomeriggio una sigla sindacale e alcuni lavoratori della Messina Social City hanno convocato una manifestazione politica a sostegno di De Luca. Gli organizzatori si sono premurati di precisare di aver ricevuto l’autorizzazione dalla Questura, richiesta nella mattina dello stesso giorno.
La notizia ha destato perplessità in tutta la popolazione, considerato che Messina è stata istituita quale zona rossa dall’Ordinanza Regionale n. 6 del 10/01/2021 e visto che l’ordinanza stabilisce per Messina un tassativo “divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nei predetti territori comunali a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese”.
Dubitando che il programmato sit-in rientri nelle ragioni di spostamento previste dall’Ordinanza Regionale, prima dell’ora prevista (h 17,30), Messinaccomuna si è rivolta alla Prefetta di Messina, dott.ssa Carmela Librizzi, affinché la stessa accertasse e chiarisse se lo svolgimento di pubbliche manifestazioni di piazza sia compatibile con la condizione di “zona rossa” per la città di Messina.
In attesa dei richiesti chiarimenti, si evidenzia un’ulteriore stranezza: nel luglio scorso (ossia in fase di assenza delle restrizioni alla mobilità connesse all’epidemia) era stata negata l’autorizzazione “in giornata” ad altre manifestazioni, perché tra richiesta ed evento è previsto che trascorrano almeno tre giorni. Di qui una domanda ulteriore: la domanda è stata presentata in giornata o nei tre giorni previsti? Nel primo caso vorremmo capire le ragioni di urgenza che hanno indotto (in “zona rossa”) a derogare il termine previsto (in altri casi e “in tempi di pace” invece pedissequamente rispettato); nel secondo, come facevano i manifestanti a sapere con tre giorni d’anticipo che il Sindaco avrebbe espresso ieri la volontà di dimettersi?
Ancora, dalle immagini che circolano pare che alcuni manifestanti abbiano abbassato le mascherine e si siano scambiati materiali senza assumere le prescritte precauzioni igieniche a prevenzione del contagio, ma non risulta che siano stati sanzionati dalle forze dell’ordine presenti.
Due pesi e due misure per i cittadini messinesi?
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