Sotto l’occhiello "giustizia malata" ‘Il Giornale’ oggi apre a tutta prima con il titolo ‘Stanno per arrestare il direttore del Giornale’. L’articolo a firma di Vittorio Feltri, corredato da una foto del direttore Alessandro Sallusti, spiega che quest’ultimo "nel 2007, in quanto gerente di ‘Libero’, aveva la responsabilità oggettiva di quanto quel quotidiano pubblicava. Poiché un dì vennero stampati sul medesimo foglio un pezzo e un commento su una vicenda giudiziaria, nei quali era citato un giudice tutelare, Giuseppe Cocilovo, questi, ritenendosi diffamato, sporse querela. Il commento in questione non era stato vergato da Sallusti, ma da un altro autore che lo aveva firmato con uno pseudonimo. Non importa. La legge considera responsabile di ogni riga storta (uscita sul giornale) il direttorte. Il quale pertanto è stato processato a sua insaputa.
Perché a sua insaputa? L’avvocato dell’azienda editoriale si era distratto e non aveva tutelato l’imputato. Che, in primo grado, fu condannato a una pena pecuniaria: 5mila euro. La sentenza, però, fu appellata dalla parte lesa". Il processo d’appello trasforma la pena pecuniaria in una pena detentiva di un anno e due mesi di prigione. "Mercoledì sera a Sallusti – che cade dalle nuvole – comunicano che il 26 settembre, cioè mercoledì venturo, la Cassazione esaminerà il caso" e "se non avrà nulla da eccepire, la sentenza sarà immediatamente esecutiva. E il nostro direttore verrà arrestato e chiuso in una cella come un delinquente e dovrà scontare il castigo. Inammissibile, assurdo".