Arriverà probabilmente martedì 23 ottobre nell’Aula del Senato il ddl che riforma il reato di diffamazione. Ieri in commissione Giustizia di Palazzo Madama era stata revocata la sede deliberante dopo che i senatori Franco Bruno (Api), Marco Perduca, Gerardo D’Ambrosio, Vincenzo Vita, Luigi Vimercati (Pd) e Luigi Li Gotti (Idv) avevano fatto richiesta affinchè il testo fosse esaminato in sede referente. I relatori Filippo Berselli (Pdl) e Silvia Della Monica (Pd) stanno preparando un nuovo emendamento, che comprende alcune proposte avanzate nel corso dei lavori della commissione e che dovrebbe essere depositato oggi. Il termine per i sub-emendamenti è fissato domani alle 11,30 e la commissione tornerà a riunirsi alle 14,30 per le votazioni. Nel caso domani arrivasse il via libera dalla Giustizia, il testo approderà in Aula martedì prossimo. Tra le modifiche proposte dai due relatori c’è l’introduzione dell’aggravante per i casi di "diffamazione organizzata" e l’esclusione dalla normativa per i siti internet: la diffamazione si applicherà solo alle testate giornalistiche registrate.
"E’ stato un lavoro imponente, abbiamo affrontato temi complessi e sciolto nodi delicati. Non abbiamo mica fatto un articolo unico ‘Sallusti non va in galera’", dichiara Berselli che è anche presidente della commissione. Ieri Sallusti aveva affermato: "Questi politici cialtroni sono ipocriti e codardi". Commenta Berselli: "Le parole del direttore de Il Giornale hanno reso piu’ problematici i nostri lavori e ho dovuto fare il pompiere perche’ i colleghi senatori che hanno visto le loro foto pubblicate sul quotidiano non l’hanno presa bene". A questo punto, conclude il presidente della commissione Giustizia, "salvo imprevisti e confidando che non ci sia ostruzionismo da parte dei senatori che avevano chiesto il ritorno in sede referente, il testo dovrebbe essere licenziato domani e arrivare in Aula martedi’ prossimo".