Alessando Sallusti sarebbe ad un passo dalla carcerazione. A riportarlo sul proprio sito internet è il settimanale Vanity Fair che ha anticipato in esclusiva la notizia che nei confronti del giornalista il Gip milanese avrebbe spiccato – nel pomeriggio di giovedì – l’atteso ordine di carcerazione. Contattato telefonicamente dal giornalista del settimanale Sallusti ha detto che non ha "nessuna intenzione" di "trovare escamotage di alcun tipo, sono pronto alla galera. Resto convinto che solo se finirò dietro le sbarre questa legge ingiusta e indegna di un paese civile sarà modificata". Per Sallusti sono due i possibili scenari a cui sta andando incontro: "Una volta che, presumibilmente in un paio di giorni, il provvedimento mi verrà materialmente consegnato: il magistrato potrebbe rendere esecutivo l’arresto immediatamente; oppure attendere che io decida entro 30 giorni se affidarmi ai servizi sociali per sfuggire alla prigione. Nel primo caso la possibilità dei servizi resta comunque valida, ma la scelta potrebbe essere maturata anche dopo l’arresto materiale". Su quale sara’ il suo comportamento Sallusti ha detto: "Ho gia’ deciso – ha spiegato -, non indietreggerò. Scriverò al Gip che non ho nessuna intenzione di rifugiarmi nei servizi sociali e che rinuncio a questa possibilità".
Il giornalista di Vanity Fair ha poi chiesto a Sallusti se si aspetta un intervento legislativo in suo favore: "Non più. Mi fa orrore sapere che i politici italiani sono così cialtroni che mentre si discute al Senato di una modifica della legge 47/1948 sulla diffamazione a mezzo stampa si pensa di inserire degli articoli che non c’entrano nulla, come l’emendamento per rendere possibile ai presidenti di Provincia di essere eletti in Parlamento. Un Paese con una casta politica così si merita di avere un giornalista in prigione per le opinioni espresse dal suo giornale". E alla domanda se Davvero si prepara a finire in cella, Sallusti ha risposto: "Mi sono informato su cosa potrò mettere in valigia. Tra poco la preparo".