Il livello di democrazia di uno Stato si misura con l’esistenza dei poteri di controllo, siano essi istituzionali o meno.
La stampa italiana non brilla per autonomia e molto spesso abdica alla sua fondamentale funzione di controllo. Forse una delle cause della deriva etica del nostro Paese è proprio dovuta ad un certo modo di fare giornalismo in Italia, eccessivamente contiguo agli altri poteri.
Ma questa condizione patologica, ben fotografata dall’essere relegata la nostra libertà di stampa al 69° posto nel mondo, non può in alcun modo legittimare attacchi dai politici ai giornalisti in particolare, e alla stampa in generale, con una inversione della funzione di controllo intollerabile.
E’ la stampa che deve controllare i politici e non viceversa, dovendo essere chiaro che quando il potere politico assume posizioni di controllo della stampa, il passo verso la deriva antidemocratica diviene irreversibile.
La libertà di stampa deve rimanere intoccabile presidio della democrazia, così come del resto indicatoci dai Padri Costituenti che hanno inserito la libertà di stampa tra i diritti / doveri fondamentali (art. 21 Cost.).
Per le superiori ragioni, Democrazia in Movimento stigmatizza senza riserve l’attacco sferrato dal Blog di Beppe Grillo (e dunque dal MoVimento 5 Stelle) alla giornalista dell’Unità Maria Novella Oppo, alla quale – senza entrare nel merito dei suoi articoli – va riconosciuto pieno ed incondizionato diritto/dovere ad esprimere il proprio pensiero ed a svolgere la funzione giornalistica nel modo più libero possibile.
Democrazia in Movimento