Egr. Sig. Toscano,
ho avuto modo di conoscere i contenuti della nota datata 28/11/2014 che la SS ha inviato alle rivendite ubicate nel Comune di Ficarra. In tale missiva, Ella – facendo riferimento alla grave situazione economica generale che ha determinato un sensibile calo dei consumi – preannunzia la sospensione del servizio di portatura dei quotidiani e dei periodici presso le rivendite localizzate in quindici Comuni, tra cui quello di Ficarra, a far data dall’1/1/2015.
Comprenderà come una simile decisione comporterà un ulteriore “ferita” nei confronti della nostra comunità che – in nome di calcoli meramente economici – si vedrà privata di un servizio di primaria importanza qual è quello dell’informazione. Non mi pare corretto che una comunità, seppure piccola come quella di Ficarra – sulla base di stringenti regole di mercato – non debba godere del diritto alla libera diffusione delle notizie che la Costituzione italiana e, finanche, la normativa comunitaria tutela.
Del resto garantire tale diritto è un suo preciso obbligo, atteso che l’art. 10 dell’Accordo nazionale per la vendita dei giornali quotidiani e periodici testualmente recita: “L’attività di distribuzione locale, svolta direttamente … dai Distributori Locali incaricati, dovrà essere eseguita … provvedendo al trasporto dei prodotti …. e al ritiro delle copie invendute ai punti di vendita organizzando in via del tutto autonoma i servizi di trasporto, franco punto vendita, fatte salve le consuetudini in atto determinate da elementi oggettivi di difficoltà di accesso. Tale attività è svolta in modo da garantire la compatibilità territoriale della consegna dei prodotti editoriali quotidiani e periodici ai Rivenditori … assicurando comunque, in accordo con l’Editore, la distribuzione e la consegna dei prodotti ai punti di vendita anche in situazioni di emergenza e straordinarietà. … la Rivendita non è tenuta a corrispondere al soggetto che svolge l’attività di distribuzione alcun compenso qualora non sussistano consuetudini determinate da oggettive difficoltà di accesso al punto vendita medesimo legate allo svolgimento del servizio di trasporto delle pubblicazioni o qualora il soggetto che svolge l’attività di distribuzione non presti servizi non specificatamente previsti come a suo carico nel presente Accordo”.
Alla luce di quanto precede, considerato che la decisione dalla SS assunta costituisce una evidente violazione del diritto all’informazione della mia comunità, la invito formalmente a voler riconsiderare la sua decisione ed, in conformità agli impegni discendenti dal citato Accordo, a continuare il servizio con l’organizzazione e le condizioni economiche fino ad oggi poste in essere.
La presente nota viene inviata, oltre che sindacati SNAG e SI.NA.GI:
• Al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria ed al Presidente della Regione Sicilia, sollecitando un loro intervento di carattere politico affinché alle piccole comunità non venga negato il diritto all’informazione;
• alla FIEG perché intervenga nei confronti dell’Agenzia Toscano;
• ai Sindaci dei Comuni di Montagnareale, Librizzi, San Piero Patti, Raccuja, Sinagra, Castell’Umberto, Naso, Ucria, Montalbano E., Basicò, Tripi, San Fratello, Tortorici e Galati Mamertino, invitandoli ad intraprendere azioni comuni, anche di carattere giudiziario, qualora l’Agenzia di distribuzione Toscano sas intenda proseguire nel proprio intento di interrompere a far data da giorno 1/1/2015 il servizio di propria competenza.
IL SINDACO
F.to Basilio Ridolfo