Non è mio compito tracciare sermoni, ma spronata a scrivere ciò in seguito all’attacco frontale di cattiva maestra ‘la stampa’ e alla progressiva maturazione dei fatti accaduti in Francia, dove è ancora alta la soglia del pericolo e quella dell’Europa intera, perchè viene minacciata la sopravvivenza della società attuale. Resta da precisare che quotidianamente succede qualcosa di preoccupante inerente a problemi civili e religiosi, ma la stampa non alza il sipario, regge i fili che consentono la comunicazione. Un concetto kantiano diceva> il limite da porre alla nostra libertà è la liberta degli altri, essa è autentica solo quando viene posta al servizio della realtà< La stampa può diventare uno strumento educativo fondamentale alla ‘non violenza’, se l’informazione non viene vista come fenomeno di arroganza e saccenteria dove vengono date notizie false e distorte, le priorità di questo mezzo vanno alla sicurezza dei cittadini e alla possibilità di criticarne il potere, spingersi oltre se alcuni politici si discostano da quella che è la vera democrazia e moralità politica. Credo che ogni giornalista debba avere la libertà di scrivere, coinvolgendo il lettore a lasciar cadere gli occhi su qualsiasi tema, a volte non serve guardare lontano…basta spiare dal basso per sapere cosa accade nel Palazzo messinese
Vittoria Arena