La Cop21 che si apre il 30 novembre a Parigi è uno snodo fondamentale nella definizione delle politiche globali sul clima. E la Marcia che si terrà oggi a Roma, in contemporanea con altre città d’Italia e del mondo, rappresenta un momento di cruciale importanza per riaffermare il no al terrore, il bisogno di pace fra i popoli e far sentire alla politica la giusta pressione dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici.
Per questo la Federazione italiana dei media ambientali (FIMA) che raccoglie giornalisti, blogger, operatori del social network e comunicatori d’impresa, invita le testate generaliste locali e nazionali a cogliere questo duplice evento come un’opportunità per avviare in forma continuativa e competente un’opera d’informazione sulle cause, le conseguenze e le soluzioni praticabili sul piano politico, economico, sociale e tecnologico al problema degli sconvolgimenti climatici.
Il clima che cambia, infatti, fa notizia soltanto quando i fenomeni meteorologici estremi provocano danni e vittime con frequenza sempre maggiore anche nel nostro Paese. I negoziati degli ultimi anni, inoltre, sono stati sostanzialmente ignorati, spesso da soggetti che avrebbero tutti i mezzi per erogare un’informazione ampia e circostanziata, come avviene da parte di diversi organi di stampa stranieri. È una grave mancanza che trascura peraltro l’interesse verso queste tematiche da parte dell’opinione pubblica, confermato da diverse ricerche sociali e anche dall’attenzione che riscuotono le testate specialistiche, i blogger e gli operatori del social network che comunicano l’ambiente. Una mancanza resa ancora più evidente oggi al cospetto dell’assoluta carenza di dibattito e informazione sullo sfruttamento delle fonti fossili nelle aree geografiche, a partire dal Mediterraneo, in cui attecchisce il fondamentalismo.
La FIMA ha aderito alla “Coalizione italiana per il clima” e sarà in piazza a Roma oggi con un proprio striscione durante la “Global climate march” per testimoniare il bisogno di un’informazione più continuativa e competente sul tema, in particolare da parte del servizio pubblico. Invita tutti gli operatori dell’informazione a partecipare per raccontare dall’interno questo evento di partecipazione civica che guarda verso l’economia a emissioni zero.
A un’informazione più pertinente, continuativa e costruttiva è dedicata inoltre la “Carta dell’informazione ambientale” che la FIMA sottopone da oggi, nella bozza messa a punto durante i mesi scorsi da un gruppo di lavoro, alla consultazione pubblica tramite il proprio sito www.fimaonline.it. Il Comitato scientifico dell’associazione, insieme a tutti i soci è inoltre a disposizione degli organi d’informazione per fornire chiarimenti, materiali e opinioni utili a interpretare nella forma più compiuta gli esiti del summit sul clima di Parigi.
Cos’è la FIMA – Federazione Italiana Media Ambientali
La Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA) è stata fondata il 24 aprile 2013 durante il “Festival internazionale del giornalismo” di Perugia. Ha lo scopo di promuovere e migliorare la comunicazione ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità, anche in collaborazione con analoghe organizzazioni di altri paesi, concorrendo in questa maniera alla tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Federazione Italiana Media Ambientali