Si fa un gran parlare del contratto milionario di Fabio Fazio con la RAI. Una bella cifra: 11,2 milioni di euro per 4 anni, vale a dire 233 mila euro al mese, lordi si intende. Per un confronto informiamo che la paga del Presidente del Consiglio dei Ministri, è di circa 9 mila euro mensili, sempre lordi.
Non ci spaventano i milioni di euro pagati a Fazio, così come non ci spaventano i contratti plurimilionari di calciatori o di attori. Non siamo invidiosi degli stipendi altrui (tipico riflesso italiota). E’ il mercato bellezza, si potrebbe dire, parafrasando una nota battuta cinematografica.
Quel che ci turba è il mancato rispetto di una legge, proposta dal PD, e approvata a larghissima maggioranza, che prevedeva il "limite massimo retributivo di 240 mila euro agli amministratori, al personale dipendente e ai consulenti del soggetto affidatario della concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale".
Come si è arrivati al contratto multimilionario per Fazio e altri? Semplice, considerando la loro attività come artistica.
Vorremmo dire alla presidente del Consiglio di Amministrazione della RAI, Monica Maggioni, che non abbiamo l’anello al naso (ci perdoni l’espressione artistica).
Ai responsabili del PD, che hanno la maggioranza parlamentare e che governano, vorremmo suggerire che, se si vuole impostare l’attività contrattualistica della RAI in termini di concorrenza e mercato, basta abrogare o modificare la norma che abbiamo sopra riportato, senza ricorrere a furbizie.
Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc