Denis Ivashin, giornalista del settimanale Novy Chas, è stato arrestato la sera di venerdì 12 marzo a Grodno, in Bielorussia. Aveva da poco pubblicato una inchiesta sugli ex membri del “Berkut”, la polizia antisommossa ucraina, reclutati nella polizia bielorussa. Lo rende noto la Federazione europea dei giornalisti (Efj).
Secondo quanto riporta anche l’Associazione bielorussa dei giornalisti (Baj), cinque agenti dei servizi segreti bielorussi hanno perquisito la casa del giornalista e quella dei suoi genitori. Particolarmente interessati ai legami del reporter con l’Ucraina, hanno sequestrato computer, telefoni, sim card, libri, quaderni e oggetti vari.
Denis Ivashin è l’11esimo cronista al momento in carcere in Bielorussia. «Come previsto dalla Baj, il regime del dittatore Lukashenko sta intensificando la repressione contro i giornalisti», commenta il presidente della Efj, Mogens Blicher Bjerregard.
«Chiediamo a tutte le organizzazioni dei giornalisti in Europa di mobilitarsi con i loro governi – aggiunge – per chiedere la fine di queste ripetute violazioni dei diritti umani e il rilascio immediato degli 11 colleghi imprigionati in Bielorussia».
La Federazione nazionale della Stampa italiana si unisce alla Federazione europea dei giornalisti (Efj) e all’Associazione bielorussa dei giornalisti (Baj) nel chiedere l’immediato rilascio di Denis Ivashin e degli altri dieci reporter detenuti in Bielorussia solo per aver svolto il loro lavoro.