Messina – I contenuti della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.64/2023 relativa al “Concorso a tempo indeterminato per titoli ed esami per un posto di specialista della comunicazione istituzionale – categoria D”, con scadenza 24 settembre 2023, indetto dall’Azienda sanitaria Papardo di Messina, sono stati al centro di un confronto da parte del segretario provinciale di Assostampa Messina, Sergio Magazzù, e del presidente regionale del Gruppo Uffici Stampa, Vito Orlando.
Per i due rappresentanti della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti “è alquanto strano che, l’Azienda ospedaliera Papardo di Messina che non ha un ufficio stampa e non dispone di giornalisti che informino sulle attività dell’azienda, emani un bando per un posto di Specialista della comunicazione istituzionale. Se da un lato emerge attenzione e volontà dell’Azienda a fornire finalmente ai cittadini quella fondamentale informazione su attività e servizi fino ad oggi carente, dall’altro affiora dall’attenta lettura dei contenuti del bando che una volta espletato il concorso, la struttura ospedaliera avrà una figura per inserire contenuti sui social media, ma sarà ancora priva dell’unico professionista che è abilitato per legge, a fornirne i contenuti dell’informazione, il giornalista”.
Magazzù e Orlando ricordano che nelle previsioni della direttiva n.42773 del 21 settembre 2022 dell’Assessorato regionale alla Salute, le aziende devono procedere “all’avvio/prosecuzione/definizione delle procedure di assunzione del personale a copertura dei profili professionali specifici del giornalista pubblico e dello specialista della comunicazione istituzionale, al fine di assicurare le funzioni di informazione e comunicazione all’interno della aziende del SSR, così come previsto dalla Legge 150/2000”.
Nel bando viene inoltre previsto che la commissione esaminatrice sia composta da due dipendenti di aziende sanitarie nel medesimo profilo messo a selezione, ma non risulterebbe che tale nuovo profilo sia ancora stato applicato in quelle siciliane.
Assostampa e GUS chiedono allora che, prioritariamente, e comunque contestualmente all’espletamento del concorso in pubblicazione, “sia emanato il bando a tempo indeterminato per il giornalista pubblico, o anche ritirando in autotutela il bando in Gazzetta ufficiale, e approvare con una delibera commissariale, una modifica qualitativa della pianta organica, così da istituire un posto di Specialista nei rapporti con i media Giornalista pubblico, all’interno della medesima Area dei Professionisti della Salute e dei Funzionari”.