Associazione della Stampa di Puglia e Federazione nazionale della Stampa italiana esprimono «piena soddisfazione per il decreto di archiviazione con cui il gip del Tribunale di Lecce ha chiuso l’incredibile vicenda toccata alla collega Fabiana Pacella, perseguitata per anni da minacce, querele temerarie e un rinvio a giudizio con imputazione coatta per diffamazione, solo per aver svolto un’inchiesta sulla Bcc Terra d’Otranto pubblicata su Nuovo Quotidiano di Puglia e Il Sole24Ore».
Non solo, spiega il sindacato, «il lavoro giornalistico di Pacella veniva presentato dai querelanti come una sorta di accanimento, ma si rimarcava la necessità di prevedere la pena detentiva, a conferma del tentativo di bloccare l’inchiesta e la battaglia per la verità sul caso. Per fortuna il pm aveva da subito chiesto l’archiviazione per la collega, contro cui era stata fatta opposizione».
Nel corso dell’udienza preliminare la difesa aveva prodotto le prove documentali attestanti la veridicità delle notizie pubblicate, rimarcando l’evidente interesse pubblico delle notizie divulgate.
«La mia inchiesta andrà avanti sempre – dice Pacella – senza paura, con libertà e trasparenza. È dovere di chi sceglie la professione giornalistica tenere fede al patto coi lettori. Ringrazio il cordone d’affetto attorno a me, la scorta mediatica di Fnsi, Assostampa, Odg, Articolo21 e di tanti colleghi, amici e cittadini che sostengono il mio lavoro».