Venezia, il sindaco e la black list di cronisti ‘scomodi’. Sgv: «Metodo inaccettabile»

Fra le carte sequestrate dalla Guardia di finanza a Derek Donadini, vice capo di gabinetto del primo cittadino, nell’ambito dell’operazione ‘Palude’, c’è anche un elenco con giornalisti ‘colpevoli’ di aver criticato Luigi Brugnaro. La condanna del sindacato regionale.

«Chi ha paura dei giornalisti e delle giornaliste? E quindi chi ha paura delle notizie? La risposta alle domande che il Sindacato giornalisti Veneto pone da anni, ogni qual volta c’è un tentativo di imbavagliare la stampa, sta anche nella black list emersa fra le carte sequestrate a Derek Donadini, vice capo di gabinetto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro». Così il sindacato regionale in una nota pubblicata domenica 16 marzo 2025 anche sul proprio sito web.

«La cartellina – spiega l’Assostampa – è stata trovata a seguito di una perquisizione della Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione Palude che vede indagati sia Brugnaro che Donadini. In questo elenco appaiono anche nomi di cronisti ‘colpevoli’ di aver criticato scelte e operato di Brugnaro, ai quali chiedere eventuali danni».

Sgv condanna questo metodo «che sa tanto da liste di proscrizione e che conferma quanto e come i ‘potenti’ intendano utilizzare le cosiddette querele temerarie per intimidire e imbavagliare l’informazione. Meglio farebbe Brugnaro a rispondere nel merito alle domande che i giornalisti gli pongono specie se ‘scomode’. Il sindaco di Venezia – conclude il sindacato regionale – si è già giustificato dicendo di essere all’oscuro della vicenda: ma ora che sa cosa pensa di fare?».

@fnsisocial