Essendo trascorso infruttuosamente il termine del 10/01/2012, entro il quale il gruppo imprenditoriale che rappresento avrebbe dovuto ricevere risposta dai soci dell’Acr Messina, in riferimento alla proposta avanzata lo scorso 27 dicembre, finalizzata per il momento al sostegno economico della società calcistica, si precisa quanto segue.
Il gruppo imprenditoriale da me rappresentato ha avanzato una proposta di sostegno economico, quantificato in Euro 100.000,00, per la conclusione dell’attuale stagione, finalizzata in ogni modo a rilevare, al termine del campionato in corso, il 51% delle quote sociali dell’Acr Messina.
Il nostro intendimento era quello di fornire, nell’immediato un supporto finanziario, ma allo stesso tempo di gettare le basi per il risanamento economico dell’Acr in vista della prossima stagione agonistica. Il tutto con il desiderio di proporre da subito, con il supporto di professionisti da noi indicati, un progetto economico-sportivo di lunga gittata, allo scopo di programmare il ritorno del Messina nelle categorie professionistiche.
Per fare questo, nella proposta di sostegno, sono state indicate delle clausole indispensabili.
In primo luogo, abbiamo legittimamente chiesto la visione del budget in entrata e in uscita della stagione in corso, prevedendo la possibilità, ove possibile, di rivederlo al ribasso; di definire un piano finanziario per la copertura dell’eventuale disavanzo di budget su base mensile; di avviare un piano di risanamento della situazione debitoria pregressa dichiarata dalla società in Euro 840.000,00 circa, con relative transazioni e dilazioni di pagamento; la nomina di un procuratore speciale di nostra fiducia per la gestione ordinaria della società; la procura irrevocabile a vendere le quote del 51% dell’Acr Messina al prezzo simbolico di Euro 1.
Stupisce, inoltre, la debole argomentazione sul rifiuto alla nostra proposta, esposta oggi a mezzo stampa dal sig. Lello Manfredi, il quale ha giudicato inadeguata la nostra proposta. C’è da chiedersi sulla base di quale valutazione può essere giudicata inadeguata la volontà di un gruppo di voler supportare economicamente per la stagione in corso – con l’impegno di rilevare la maggioranza a fine stagione – una società che, per stessa ammissione dei soci, non ha al momento sufficienti risorse economiche per garantirne la sussistenza. Adesso, non si comprende il senso delle dichiarazioni con le quali gli attuali soci dell’Acr Messina si sono sempre professati «traghettatori» di questa società, fino a quando non sarebbe arrivata un’offerta, mentre ora di fronte alla nostra offerta hanno risposto in maniera negativa.
Siamo ovviamente dispiaciuti per la mancata accettazione della nostra manifestazione d’aiuto economico, perché, da tifosi del Messina, avremmo voluto dare un contributo fattivo al rilancio del calcio messinese, attraverso una sana e oculata gestione della società e una seria programmazione, umiliato da anni di gestioni dissennate e poco trasparenti.
Infine, rivolgiamo un sentito augurio alla squadra affinché possa ottenere risultati sempre migliori in linea col blasone della piazza messinese; un ringraziamento vada inoltre a tifosi ed appassionati che ci hanno affiancato in questo tentativo di supportare la prima realtà calcistica cittadina.
Felice Genovese – Gianni Scuteri – Paolo Siracusano