Lo sport solo per i più piccoli, un giovane su cinque fuma, il rapporto con l’alcol è sempre a rischio, soprattutto tra i maschi. Sono alcuni dei passaggi legati allo stile di vita dei giovani, emersi dal primo “Libro bianco 2011. La salute dei bambini”, analisi dello stato di salute della popolazione pediatrica italiana fino a 18 anni di età, e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni italiane ricevuta da questa importante fetta di popolazione. Il libro è pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma, in collaborazione con la Società italiana di pediatria. L’attività sportiva, quindi, tra i più grandi è praticata soprattutto in modo saltuario ed è comunque scelta soprattutto tra i maschi sia in adolescenza che una volta compiuti i 18 anni. Nel 2010 le quote più elevate di bambini/giovani che praticano sport in modo continuativo si riscontrano, in generale, nella classe di età 6-17 anni e, in particolare, tra gli 11-14 anni, 56,3%. Lo sport praticato in modo saltuario, invece, registra percentuali più alte tra i 18-19 anni, 14,5% anche se presenta un incremento al crescere dell’età. Dal 2003 al 2010 è cresciuta la quota di bambini che praticano sport in modo continuativo, a eccezione della fascia di età 15-17 anni che presenta un decremento sia pure minimo -2,3%. È invece in diminuzione la pratica di sport in modo saltuario, mentre cresce il numero di sedentari, a eccezione delle classi 3-5 e 6-10 anni, rispettivamente -5% e -13,6%. Il Rapporto evidenzia forti differenze tra i due sessi: i livelli di pratica sportiva sono molto più alti fra i maschi, fa sport abitualmente il 55,7% dei maschi tra 15-17 anni contro il 36,9% delle coetanee, il 50,6% dei maschi tra 18-19 anni contro il 23,9% delle coetanee.
I partecipanti che dichiarano di guardare la televisione almeno 2 ore al giorno sono il 44,2% dei maschi e il 36,5% delle femmine undicenni, il 54,7% dei maschi e il 53,7% delle femmine tredicenni e il 55,3% dei maschi e il 54% delle femmine quindicenni. Per quanto concerne l’attività fisica, dalle analisi emerge che i ragazzi di 15 anni, 47,5% dei maschi e 26,6% delle femmine, svolgono meno attività fisica rispetto ai tredicenni, 50,9% dei maschi e 33,7% delle femmine, e agli undicenni, 47,6% dei maschi e 35,3% delle femmine. La differenza è ancora più evidente nelle femmine, che svolgono meno attività fisica dei compagni maschi in tutte le tre fasce di età oggetto di studio. Questo dato, che già ci vedeva al 32° posto rispetto agli altri Paesi nell’indagine internazionale del 2006, evidenzia uno scarso livello globale di attività fisica nei nostri ragazzi. Il fumo è un rischio per oltre 1 giovane su 5. Maglia nera alla Sardegna, promossa la Calabria che ha la minore quota di giovani fumatori in Italia. Sono ancora troppi i giovani che fumano, infatti nel 2010 complessivamente la quota di fumatori di 15-24 anni è pari al 21,5%. Si noti però che, rispetto all’anno 2000, si è riscontrata una lieve diminuzione -1,8%. Riduzioni consistenti si registrano a livello regionale in Calabria -42,1%, Friuli Venezia Giulia -28%, Valle d’Aosta -23,7% e Toscana -17,8%. Alcune regioni, però, presentano un trend opposto, cioè in aumento. Nello specifico, gli incrementi maggiori si sono osservati in Sardegna +29,1%, nelle Marche +26,9% e in Campania +11,1%. Nel 2010 le regioni con il numero più alto di giovani fumatori sono la Sardegna 29,7%, le Marche 26,4%, il Trentino-Alto Adige 25,7% e la Lombardia 25,1%, mentre i valori minori si riscontrano in Calabria 11,3%, Valle d’Aosta 14,8%, Puglia 17,8% e Campania 18%.
Sanità in cifre