Seconda vittoria in altrettante gare disputate per la Polisportiva Odysseus Basket Messina che prosegue spedita la sua marcia anche nella fase a orologio. La gara esterna contro il Basket Valverde, giocata ad Acireale nel fatiscente impianto di Via Galatea, non ha mai avuto storia come del resto documentano gli eloquenti parziali di ogni fine quarto. Si è vista da un lato l’Odysseus colpire ad ogni affondo e con ogni soluzione possibile (con i canestri più belli realizzati soprattutto in ripartenza) e dall’altro Valverde a cercare unicamente di limitare i danni.
Il primo quarto, infatti, si chiudeva sul 23-4 per le messinesi con una super Mariana Kramer, regina dei rimbalzi offensivi e difensivi, a fare il bello ed il cattivo tempo in ogni zona del campo piazzando ben 12 punti in un amen. La lezione di basket alle avversarie si completava con l’altra argentina Dominguez e con capitan Arigò, capaci di “nascondere” letteralmente la palla alle intontite avversarie, facendo terminare di fatto il match già alla prima sirena. Nel secondo quarto però, dopo soli 10”, arrivava una sfortunata quanto inattesa doccia fredda per la capolista: su azione di ripartenza, Kramer poggia male (complice il parquet?) il piede destro, procurandosi l’infortunio che la costringerà a uscire dal campo e, si apprenderà poi, a star fuori precauzionalmente per il resto della stagione. Prestate le cure del caso alla sfortunata atleta, il riavviarsi del cronometro coincideva con lo scatenarsi di una “rabbia” incredibile per l’accaduto nelle biancoblu, che sciorinavano una prestazione maiuscola e che non ha assolutamente nulla a che vedere con questa categoria: Arigò comincia il suo show personale che la porterà a chiudere con 31 punti, gli ormai consolidati “dynamic duo” Dominguez – Gugliotta e Sciliberto – Ferrara davano spettacolo mettendo in cascina punti, assist e rimbalzi pesantissimi, caricando di falli le avversarie che nulla hanno potuto agli arrembanti attacchi ospiti. L’intervallo arrivava come una liberazione per Valverde, che si ritrovava sotto di 30 punti (13-43) e completamente frastornata dalla veemenza delle ragazze di coach Ardizzone. Nel terzo periodo, nonostante il cospicuo vantaggio, l’Odysseus continua a dominare l’avversario grazie all’ennesima grandissima prova di Alessia Valenti, che non ha problemi ad arginare gli attacchi delle avversarie sotto le plance, erigendo un muro tra le stesse ed il canestro. In attacco la prestanza fisica di Urso e Imbesi da ulteriore lustro alla perfetta manovra messinese e grazie alla rapidità e all’efficacia in difesa di Morabito si arriva sul 23-60 ad una sirena dalla fine. Valverde è annichilita. L’ultimo quarto, utile solo alla statistica e per ammirare compiaciuti la crescita agonistica che due giovanissime come Giulia Cannizzo e Annamaria Marabello stanno avendo nel corso di questa stagione, fa registrare (ironia della sorte!) un altro infortunio, più lieve rispetto al precedente. Stavolta a farne le spese è Valverde: Bella, in azione di attacco, è costretta a lasciare il campo dolorante ad un ginocchio. A questo punto, visto anche il punteggio, da ambo le parti si opta per il non forzare sino al termine. E’ stata una partita assolutamente segnata alle origini, giocata in un impianto ai limiti e che una volta di più ha evidenziato lo strapotere fisico, tecnico e tattico del quintetto schierato da Ardizzone e Gumina anche in assenza della sfortunata Kramer, che l’Odysseus ritroverà più pronta e agguerrita di prima già nel preestivo. Prossimo impegno per le biancoblu sabato prossimo in casa alle 20.15 , quando al PalaRussello arriverà la Geosurvey Lazùr CT di coach Catanzaro, altra “corazzata” del girone, per un match che si annuncia già combattutissimo tra due squadre che si contenderanno fino all’ultimo la promozione.
Giuseppe Spanò