Un’altra impresa per il CUS Messina di Pippo Sidoti che supera il Basket Mazara anche in gara2 e vola in finale dove attenderà la vincente tra Basket Paceco – Mario Mura Canicattì. La formazione di coach Bonanno, invece, perde in un sol colpo imbattibilità casalinga e semifinale play-off ed è così costretto a rinviare alla prossima stagione il tentativo di scalata alla DNC. I ragazzi di Sidoti partono subito forte e concretizzano al meglio il primo decisivo break. Nel gioco corale prodotto in questa fase dal team universitario, spicca l’ottima prestazione di Alessandro Azzaro (classe 93), che mette a segno 9 dei suoi 11 punti totali. Il primo quarto si conclude con gli ospiti in vantaggio 16-24, mentre i padroni di casa approfittano del primo mini-intervallo per riordinare le idee e ricucire lo strappo. Alla ripresa, però, si scatena Carlo Contaldo: le folate del capitano si sollevavano come una tempesta di sabbia, accecando Mazara nella ricerca dell’oasi di una vittoria importante. Contaldo con una prestazione di eccellente spessore, prende per mano la squadra nel momento di maggiore difficoltà e, realizzando 14 dei suoi 30 punti finali, vanifica gli sforzi degli atleti mazaresi firmando il +11 con cui le due squadre vanno al riposo lungo (33-44). Carattere e grinta che ha trasmesso pure ai suoi compagni, come Giovanni Zaccone (classe 93) ragazzo cresciuto al Cus, che ha tenuto botta sotto canestro e realizzato punti importanti (7) a dimostrazione che si può giocare bene anche con una caviglia gonfia. La musica non cambia anche nel terzo quarto e la distanza tra i due quintetti si fa ancora più evidente. La svolta decisiva al 5’: ancora Contaldo piazza la tripla che vale il +20 dei messinesi (35-55) e nell’azione successiva Jovic commette in attacco il suo 5° fallo. Il Basket Mazara sembra ormai alle corde e incapace di reagire: le successive realizzazioni cussine, rispettivamente di Mumuni e Gullo (entrambi chiuderanno in doppia cifra), siglano il massimo vantaggio ospite sul 40-65 (+25). In chiusura di quarto, alcune dubbie decisioni dei due fischietti gelesi (fallo personale di Gullo e fallo tecnico a coach Sidoti), permettono alla squadra di Bonanno di ridurre lo svantaggio: Pezzarossa, tra i più continui dei locali, ha a disposizione 5 tiri liberi consecutivi con il successivo possesso di palla, che gli consentono di confezionare un mini-break di 7-0. Ma il Cus targato Sidoti è di altra pasta: non ha tremato, ha mostrato l’anima; Mazara ci prova con l’argentino Aguirre che realizza 15 punti del suo trentello finale. A tre minuti dal termine, il vantaggio messinese si assottiglia pericolosamente (69-77): una tripla di Daro Gullo tiene a distanza i mazaresi, ma lo stesso play messinese commette il suo 5° fallo e lascia il parquet. In campo, quindi, il giovane playmaker Nino Sidoti (classe 1993) che, con grande personalità, realizza 6 punti e subisce 3 falli. In quel momento Mazara aveva già prodotto uno sforzo sovrumano per provare a rientrare. Al Cus restava però l’intensità mentale: con quella lezione di gioco, anima, umiltà ha infilato il tunnel che porta alla finale. Il Basket Mazara, invece, ha esaurito le forze e le distanze, in termini di punteggio, vengono ristabilite. La sirena finale chiude le ostilità sul 72-88. Prima di chiudere occhio alle statistiche: il Cus Messina targato Sidoti è arrivato nella stagione, a una gestione personale di 30 vittorie in 30 gare, tra campionato e amichevoli, numeri che parlano da soli sul buon lavoro del tecnico pattese.