Uscirà venerdì 1 giugno nelle sale italiane il film "Il Mundial dimenticato", di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, ispirato a un’opera di Osvaldo Soriano. Alla campagna di lancio ha partecipato anche l`organizzazione internazionale per la difesa dei popoli indigeni ‘Survival’, con un video diffuso dai più importanti media, nel quale si chiedeva di "assegnare alla Patagonia l`organizzazione dei mondiali di calcio del 2026". Si è trattato, si spiega in un comunicato, di un "palese provocazione, subito raccolta da chi conosce gli obiettivi e le finalità di Survival International, lanciata per portare l`attenzione del pubblico sui popoli dimenticati del pianeta, che ancora oggi devono lottare per veder riconosciuto il proprio diritto a esistere e a essere ricordati".
"Il Mundial dimenticato" restituisce agli onori della storia le epiche gesta compiute dai Mapuche sul campo da gioco al fianco delle altre nazioni del mondo. In questo caso, è solo finzione letteraria. Nella realtà, i diritti fondamentali di tutti i popoli indigeni della terra continuano a restare in fondo all`agenda politica dei governi nonostante i moniti delle stesse Nazioni Unite, che definiscono le loro sofferenze come "i più silenziosi olocausti della storia dell`umanità", sottolinea l’organizzazione umanitaria.
I popoli indigeni contano almeno 370 milioni di persone, circa il 6% dell`umanità. Abitano in ogni continente e hanno culture diverse, ma "l`unica esperienza che tragicamente li accomuna tutti è l’invasione delle loro terre, iniziata secoli fa in un bagno di sangue e condotta ancora oggi con determinazione e cieca brutalità", commenta Survival.