E’ una conferenza stampa scoppiettante quella che vede protagonista il portiere della Nazionale Gianluigi Buffon. Il numero 1 della Juventus, da Coverciano, torna sulle sue parole di qualche giorno fa sui classici "pareggi comodi" di fine stagione: "Non posso dire quello che realmente cuore e mente pensino. Ho avuto l’ennesima conferma che alla fine le persone con la coscienza a posto e senza scheletri nell’armadio non possono esprimere il loro pensiero – spiega Buffon -. Se per quelle frasi verrò ascoltato in Procura? Non lo so, il brutto è che le cose si apprendono sempre da voi giornalisti giorni prima".
Il portierone azzurro sullo scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio è chiaro: "Ho piena fiducia nei pm che possono fare piena giustizia. Non c’è nulla di peggio che giocare o speculare sulla vita delle persone. E’ una vergogna che se ci sono delle operazioni giudiziarie voi lo sapete tre o quattro mesi prima. Uno parla coi pm e voi sapete il contenuto dieci minuti dopo: è davvero una vergogna".
Buffon non vuole entrare in polemica con il presidente del Consiglio Mario Monti circa l’ipotesi di chiudere il calcio per due o tre anni a fronte degli scandali: "Non mi permetto di proferire verbo sulla questione". L’indagine in corso sul tecnico Antonio Conte sta scuotende l’ambiente juventino, ma il portiere azzurro è sicuro: "Non temo di perdere Conte, è un’eventualità che non ho nemmeno preso in considerazione. Da quello che ho letto e sentito dire da lui e da Agnelli – continua Buffon -, le accuse che gli sono state rivolte non sono così forti".
Infine il capitano della Nazionale spiega come si potrebbero punire i calciatori che risultano colpevoli: "Introduciamo fortissime penali economiche nei contratti dei giocatori che sbagliano, oppure bisogna pensare che verso la fine del torneo si debba intervenire sul palinsesto bloccando alcune giocate".