Al dilemma ‘sprint o jogging’ per chi vuole perdere peso, offre una risposta scientifica una sperimentazione, condotta dall’University of New South Wales a Sydney su 40 giovani in sovrappeso. Il responso: esercitarsi con lo sprint per 60 minuti a settimana brucia negli uomini la stessa quantità di grasso corporeo di sette ore a settimana facendo jogging. Nello studio guidato dal fisiologo dell’esercizio Steve Boutcher e pubblicato sul Journal of Obesity i partecipanti, per lo più studenti universitari fra 20 e 25 anni, sono stati sottoposti per 12 settimane a un regime di brevi training ad alta intensità basato su cicli di sprint e hanno rilevato un calo significativo nel grasso addominale e un aumento della massa muscolare. Il programma, scrive Boutcher, assicura una quantità ideale di intensità di esercizio per i benefici alla salute, compresa la perdita di peso, in un periodo di tempo minimo. Come parte del programma, i partecipanti hanno fatto sprint su una bici per esercizi per otto secondi e hanno aumentato il tasso cardiaco fra l’80 e il 90% del massimo, seguendo poi con 12 secondi di pedalate lente. ‘In tre sessioni di 20 minuti, si sono esercitati intensamente per solo 8 minuti’, riferisce lo studioso. Esercitandosi tre volte a settimana, i partecipanti hanno perso in media due chili di grasso specialmente viscerale, il tessuto adiposo che circonda gli organi interni ed e’ legato al rischio di malattie cardiovascolari, riducendo la circonferenza di vita. In compenso hanno guadagnato 1,1 chili di massa muscolare, principalmente nel torace e nelle gambe. Lo sprint veloce, spiega Boutcher, induce l’organismo a liberare alti livelli di uno specifico gruppo di ormoni, detti catecolamine, che spingono fuori il grasso, specie addominale e viscerale, da dove è immagazzinato, in modo che sia bruciato dal lavoro dei muscoli. Lo sprint per 8 secondi aumenta il tasso cardiaco mantenendo al minimo il rilascio di acido lattico, che fa stancare rapidamente i muscoli.