”Pur non disponendo degli ultimi dati pubblicati sull’utilizzo non approvato del doping sappiamo che alcuni decessi di ciclisti e altri atleti sono stati messi in relazione con l’uso dell’eritropoietina’, del resto, ‘non si può escludere che, a lungo termine, un utilizzo dell’eritropoietina (epo) sia per i malati che per gli atleti che ne fanno uso in modo abusivo possa provocare danni al midollo osseo e anche tumori ematologici’. Lo spiega Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto Tumori di Aviano. L’uso terapeutico dell’eritropoietina – sottolinea – è ben noto nell’insufficienza renale cronica, nella terapia dell’hiv, nella chemioterapia antitumorale, per superare l’anemia associata a queste patologie. Inoltre l’epo e’ impiegato in certe forme tumorali e pretumorali ematologiche. Per la mia esperienza di onco-ematologo e di terapia dell’hiv, questo farmaco è solitamente ben tollerato anche se ipertensione arteriosa, fenomeni tromboembolici e dolori ossei sono complicazioni piuttosto frequenti’.