‘La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3’: è attorno all’art.17, comma 1, del codice di giustizia sportiva della Federcalcio che si giocherà la disputa sulle decisioni da prendere a proposito del rinvio di Cagliari-Roma. Con tempi che dopo il primo grado rischiano di essere lunghi. Una gara da disputare ex novo o una sanzione (di fatto, lo 0-3 a tavolino a favore dei giallorossi, come già richiesto dal dg Franco Baldini)? Già domani, visto il turno infrasettimanale, il giudice sportivo prenderà le sue decisioni e potrebbe esprimersi sulla valutazione di quell’articolo. O prendere atto del rinvio deciso dal prefetto e rinviare alla Disciplinare. In quel caso il primo grado slitterebbe a circa due settimane. Ma si rischiano, con i vari gradi di giudizio e gli eventuali ricorsi, tempi lunghi e una classifica sub judice per diverse giornate.
L’anno scorso la disputa tra Torino e Padova per il black out elettrico dello stadio ‘Euganeo’ e l’eventuale risultato a tavolino si prolungo’ da meta’ dicembre a fine maggio. Ma il caso di Cagliari-Roma e’ diverso e senza precedenti, perche’ qui la partita – a differenza di Padova – non e’ mai cominciata.
Intanto la Procura della Figc valutera’ le eventuali responsabilita’. Il primo passo ci sara’ domani con l’apertura dell’inchiesta da parte di Palazzi, il quale dovra’ valutare se sussistono i profili di responsabilita’ ed eventualmente trasmetterli alla Commissione disciplinare. A quel punto l’organo di giustizia sportiva sarebbe comunque investito di una decisione sul caso. Ma la Roma ha gia’ fatto sapere di essere pronta al ricorso, se non verra’ decisa la sconfitta del Cagliari a tavolino.