C’è sempre il desiderio di una partita perfetta nella testa di un vero atleta e nessuno sa darsi una giustificazione quando fallisce l’obiettivo. Capita anche a me non pensare al passato per impegnarsi nel presente. Oggi nella mia testa c’è il derby con l’Amatori basket Messina. Il successo sul campo della Vis Reggio Calabria è già stato metabolizzato e la gara più importante adesso è questa. Vogliamo vincere perché per fare strada abbiamo bisogno di tanta benzina e i successi aiutano a far superare le difficoltà quotidiane e le fatiche per superarle. Reggio Calabria è stata una tappa: il CUS BASKET MESSINA torna ancora più carico dalla trasferta con la testa al Derby. Questa settimana è stata una settimana di riposo almeno per quanto riguarda il sociale, visto che ci sono state le elezioni e le festività ma non abbiamo saltato un allenamento: mai smettere di sudare in palestra è il nostro motto. Il mal tempo ha bloccato il povero Grillone nella sua Siracusa: non passavano treni e neanche bus – povera Sicilia – perciò si è aggregato al gruppo solamente ieri. Visto che questo è il mio angolo posso parlare di qualunque cosa mi passa nella testa – è l’accordo con il direttore – e il tema che vorrei affrontare quest’oggi è il solito paragone che viene tirato in ballo da professorini petulanti: CUS BASKET MESSINA = Trapani. Visti i roster è facile sparare sentenze ma da uomo di sport, quale sono, mi viene da ridere: troppo semplice fermarsi ai nomi degli atleti. Volete sapere il perché? Ogni roster (termine anglosassone entrato nell’italiano, spesso in ambito giornalistico, per indicare quella che in Italia indichiamo come "rosa della squadra"), ha una vita propria e ogni singolo una storia diversa, ma la realtà è che ogni anno può cambiare da un giorno all’altro… la fortuna – chiamiamola così, se no non mi fanno pubblicare il pezzo – è un fattore importante come la crisi economica. Il CUS Messina se non ci fosse stata la crisi per assurdo non avrebbe potuto allestire una formazione competitiva. Con il taglio di molte società tantissimi giocatori sono rimasti senza squadra e pur di giocare e non restare fermi hanno accettato compensi più bassi, persino il declassamento in categorie inferiori. Capito? Altra componente fondamentale che determina la scelta è lo staff tecnico, il progetto, l’anima. E’ normale che con un coach come Pippo Sidoti la scelta diventa quasi banale: sai che ti allenerai in maniera seria, che la filosofia sarà sempre vincente e soprattutto che vai a giocare con dei compagni che vogliono le tue stesse cose: vincere da protagonisti. Al CUS MESSINA BASKET si pretende impegno, sudore, rispetto delle regole! Solo così si può costruire qualcosa di importante: nel mondo sportivo non basta fare belle squadre o mettere tanti bellissimi nomi… le delusioni sono dietro l’angolo. Nel mondo sportivo bisogna sudare aiutarsi ed essere uniti per arrivare ai risultati sperati. Al PALANEBIOLO LAVORIAMO SUDIAMO MA SOPRATUTTO SIAMO UNITI. Quindi a tutte quelle persone che fanno un paragone tra noi e il Trapani della scorsa stagione chiedo solo una cosa: di vedere quello che siamo noi e non quello che erano gli altri… noi siamo il CUS BASKETBALL MESSINA !!!! Proprio per questo ho un grosso sassolino nella scarpa e come al solito non riesco a stare zitto (anche se il mio coach Pippo mi rimprovera molte volte, ma è più forte di me che ci devo fare il soprannome CAVALLA non fu mai così azzeccato). Il campionato è iniziato da tre settimane e andiamo incontro alla quarta e sento in giro troppe voci stonate, troppe affermazioni che non mi piacciono: del tipo che noi siamo una squadra "BATTIBILISSIMA". Primo: chi ha detto mai il contrario; secondo: il nostro obiettivo è entrare fra le prime quattro e giocarcela fino alla fine; terzo: se siamo così "BATTIBILISSIMI " che comincino a batterci e noi batteremo le mani, perché nella vita bisogna saper vincere, ma la cosa più bella che ti insegna lo sport è saper PERDERE! E non tutti lo sanno accettare. La sconfitta non la madre dei “coglioni”: perdere non è la fine dal mondo. Ho imparato a mie spese a saper perdere e rialzarmi credendo di dover sempre migliorare in qualcosa col sudore e la fatica: un uomo capace di ricominciare vale molto di più. E poi, come dice il mio amico Jappy preso in prestito dal film Re Leone e non sbaglia una virgola "Hakuna matata". Dopo questo pensiero profondo passiamo alla cosa più importante: finalmente giocheremo al PALANEBIOLO, giocheremo al CUS MESSINA, giocheremo una partita importante sì, ma importante come tutte le altre. Una gara che sarà una grande emozione solo perché finalmente si gioca nel nostro palazzetto: ERA ORA. Una partita magari per me Diversa, perché affronterò dei ragazzi per me Amici, dei ragazzi che ho visto crescere. Affronteremo una squadra con un nucleo molto compatto che, non scordiamolo, è cresciuto insieme. Sarà Derby e che Derby sia, io da buon Romano Romanista me ne intendo. Noi dovremmo buttare il Cuore oltre la siepe e fare il nostro gioco pensando che per noi sono tutti derby. Per coach Sidoti tutte partite sono importanti e vincere è fondamentale per il nostro progetto. Spero di vedere un bel po’ di gente nel nostro campo, spero che ci sarà l’ambiente giusto che ci porterà a conquistare grandi risultati con la maglia del CUS basket Messina. Questo è il CUS MESSINA: qui si lavora duro e non si molla MAI………!!!!!!!!!!!!
CLAUDIO "CAVALLA" CAVALIERI # 10