BASKET DNC: IL CUS MESSINA RAGGIUNGE LA VETTA GRAZIE ALLA VITTORIA SULLA NUOVA JOLLY

Al Palanebiolo o d’esportazione, con o senza coach Sidoti, che giochino i grandi o gli under, ma soprattutto senza capitan Carlo Contaldo, è sempre un CUS Messina che fila come un treno. Anzi, cambia con disinvoltura binario, ma non ritmo e velocità. E alla fine anche la pratica Nuova Jolly Reggio Calabria (82 – 56) è archiviata con la soddisfazione di vedere tutti e dieci gli atleti iscritti a referto, andare a punti. Il CUS Messina sta davanti e gli altri dietro. Con la sesta vittoria di fila la testa della classifica del campionato DNC è raggiunta: solo un impensabile sconquasso potrebbe comprometterla. Non l’aritmetica, ma la solidità della squadra sono la garanzia per il prosieguo dell’avventura nella competizione che vede nel progetto campionato la massima felicità della formazione allenata da coach Pippo Sidoti. Anche contro la Nuova Jolly di Tiziano Tarquini, Gullo e compagni hanno fatto divertire il pubblico presente al Palanebiolo. Il Cus Messina diverte grazie a un sistema di giochi che non prevede un solo protagonista ma tante soluzioni per andare a canestro. Opzioni studiate dal tecnico Sidoti e che hanno permesso allo stesso Daro Gullo e ai compagni Jacopo Mercante, Ivan Riva e Jack Sereni di divertirsi e divertire, malgrado qualche distrazione, qualche amnesia, ma proprio volendo piluccare tra le briciole dell’imperfezione per dirla alla Sidoti. Perché il CUS Messina che vuole vedere il coach pattese non deve cadere nell’errore di guardarsi allo specchio altrimenti non si cresce e si resta con un pugno di mosche in mano. Poca roba, solo un po’ di vaghezza (ma solo con il risultato al sicuro) con qualche palla persa di troppo e poca cattiveria nell’attaccare il ferro, preferendo il tiro da fuori – situazione già vista nell’ultima gara casalinga vinta contro il modesto Paternò. Il CUS del quarto tempo è una formazione un po’ svagata, perde palloni per troppa sicurezza, concede spazi, gigioneggia dopo l’inizio travolgente. Del resto tre quarti conquistati con leggerezza e facilità “24-11, 19-12, 22-10” possono essere devastanti per chi li subisce, ma anche indurre a una eccessiva rilassatezza dei costumi chi li conquista. Ma coach Sidoti non concede sconti a nessuno anche se ti chiami Gullo, Sereni, Riva o Mercante e hai giocato e vinto in serie superiori. Si agita in panchina e si irrita, per questi momenti d’abbandono, richiamando i suoi a una maggiore concentrazione perché il torneo non finisce con la Nuova Jolly. E’ sulla testa dei suoi giocatori che Sidoti dovrà lavorare in settimana in vista dell’insidiosa trasferta di Canicattì dove li attende una formazione tosta sostenuta da un pubblico caldo. CUS che ha avuto anche da Claudio “Cavalla” Cavalieri in versione capitano per l’assenza di Contaldo, un buon contributo nella gestione del match come positiva è stata la prova di Tommy Di Dio e dell’esordiente Walter Grillo. Promossi anche i tre under Nino Sidoti, Andrea Squillaci ed Ernesto Germanà. E la Nuova Jolly Reggio Calabria? Ha giocato senza mai cadere nella depressione di dover perdere con margini da paura impressionando per la sfrontatezza nel provare a tenere in vita una gara decisa già alla palla a due. Dario Costa e Pasquale Tramontana con il contributo di Claudio Vozza hanno dimostrato di poter tenere il campo: la salvezza non è una chimera nonostante lo zero in classifica.