Per noi che lo conosciamo non è una sorpresa che Josè Villari, 45 anni, messinese doc, sia stato reclutato dal calcio Catania di Pulvirenti, per rinforzare l’ufficio commerciale della prestigiosa società militante nel massimo campionato italiano, alle dirette dipendenze dell’Ad Sergio Gasparin. Una collaborazione nata ai tempi del Messina, nella stagione sportiva 2007/2008: Gasparin in quel caso aveva scelto di puntare su Villari per ricoprire l’incarico di responsabile Vendite. Oggi, i due si ritrovano a Catania: forse, nel suo elegante completo scuro, Josè si è sentito sollevato. Se tutti i giorni è Natale, poi la Quaresima è più dura, avrà pensato mentre attendeva una nuova opportunità per dimostrare che non è ingordo ma soprattutto che è una persona capace. Reduce dal progetto CUS Messina (l’intuizione del binomio basket – Pippo Sidoti è anche sua), Villari conferma che non sempre nella vita chi ha delle qualità debba per forza soffrire in silenzio per far posto ai raccomandati: ci sono misteri e misteri, uomini e uomini. Al di là delle opinioni sul personaggio, Josè resta uno dei pochi a reggere la sfida, a livello di contatti con il marchettificio pallonaro. Se qualcuno si nota perché ha fretta di stare sotto i riflettori pur non meritandoli, malgrado la povertà di risultati e idee, i segni particolari di Villari sono altri. Come l’affidabilità, la correttezza, la determinazione una volta sposato un progetto. E poi, soprattutto, passateci il termine, è un assistman. Un rifinitore, uno che in gol o a canestro – nel caso del Cus Messina – manda gli altri. Non che non segni, ma certo non è la sua caratteristica vincente. Ogni professionista con la P maiuscola ha i suoi punti di forza, quelli di Villari non si realizzano nel vincere da solo ma attraverso un lavoro di gruppo. Strategia vincente cara anche all’Ad Gasparin: da che cosa si capisce che uno ha vinto? Dal fatto che si porta appresso tutta la “famiglia”. Chi perde viaggia con bagaglio a mano. Battute a parte la promozione di Josè in un club prestigioso della serie A del pallone è una di quelle favole che riconciliano con la vita quotidiana. E il fatto straordinario è che noi che viviamo nella città dove non si crede più a nulla, neanche alla Chiesa, gli abbiamo dato sempre fiducia. Sempre! Questa è la favola di Josè Villari: esule a Messina, accolto a braccia aperte a Catania. Misteri della fede, verrebbe da dire. Di una fede bizzarra e particolare che regala opportunità ai bugiardi e chiude le porte agli altri. Non sempre, per fortuna, non per tutta la vita. Qui ci fermiamo altrimenti Pulvirenti e Gasparin prendono in forza anche noi e non sarebbe giusto che una città come Messina resti senza “fede” dopo aver perso la dignità di camminare a testa alta.