Ci sono tanti modi di vedere un derby: il più intelligente è giocarlo come se nulla fosse. Il Cus Messina preferisce tenere questa linea e tenere la mente libera da polemiche. A chi volete che importi se l’Amatori sia in regola con i conti o se tutti gli stipendi risultino saldati: non certo al CUS e neppure a coach Sidoti. Ognuno si terrà la propria storia e farà i conti con la propria coscienza: questione di stile! E state pur certi che alla gente non importa neppure conoscere il vero motivo per il quale l’ex presidente Nino Centorrino la scorsa estate lasciò precipitosamente la società dopo una stagione brillante: per chi andrà al PalaTracuzzi a seguire Amatori – CUS Messina interessa altro. Vuole gustarsi una partita di basket e divertirsi. Del resto Amatori – Cus Messina è un dettaglio per gli universitari di Sidoti nel cammino che si spera porterà alla conquista della B. Messo in chiaro questo occupiamoci sportivamente del derby. L’Amatori arriva all’appuntamento con un bottino di 10 punti in 13 gare (5 vinte e 8 perse). Discorso diverso per il CUS che guida il girone Ha della DNC in compagnia dell’Acireale con 24 punti ma avendo però giocato una gara in meno. CUS che in settimana ha dovuto fare i conti con l’influenza che ha penalizzato la presenza di una pedina fondamentale come Claudio Cavalieri, che comunque è stato convocato per la partita. In ogni caso coach Sidoti è tranquillo: lo spettacolo è la squadra. Non esiste per il tecnico cussino l’one man show, anzi, in questo caso, il “Cavalla show”. Non può fare tutto un solo giocatore, sebbene grande, non può battere una squadra, compatta, unita, decisa. Lo spettacolo è frutto di equilibri, in campo e fuori. Per Sidoti, conta il gruppo: la fierezza di essere squadra non lo porterà a chiedersi se in casa altrui sia tutto in regola o come fanno a pagare gli stipendi senza avere alle spalle un presidente imprenditore. Solo dei frustrati si metterebbero a farlo, non certo uomini di sport. Palla a due ore 20. Fischiano De Prisco e Praticò.