Fuori Capo D’Orlando. Fuori Barcellona. Alla provincia di Messina resta solo il CUS di coach Pippo Sidoti. Per il secondo anno consecutivo a tenere alto il vessillo per il basket messinese sarà la formazione universitaria che, al di là delle parole, resta l’unica squadra in corsa per vincere qualcosa. Lo scorso anno Messina grazie al Cus trionfò nella C regionale, quest’anni ci riprova nella Dnc: domani gara 1 nelle semifinali contro Gela (ore 18 PALANEBIOLO – ANNUNZIATA). In palio l’accesso per la finalissima che vale la serie B, un traguardo storico per una piazza che una volta era la regina del basket nello Stretto: non a caso d’estate si giocava la mitica Coppa Cesare Lo Forte! Cus Messina che fino a due anni fa, ovvero prima dell’arrivo di coach Sidoti, era una modestissima squadra amatoriale che faticava a tenere il campo nella serie D. In due anni – grazie al metodo Sidoti – il brutto anatroccolo si è trasformato in un bellissimo cigno: formazione imbattuta, 26 gare di fila vinte e settore giovanile rilanciato con la perla della conquista del titolo provinciale under 15. Questi sono fatti, non slogan da bar! Ma prima di staccare la spina e godersi le meritate vacanze Messina deve battere Gela. E per farlo ha bisogno del sostegno del pubblico messinese. Ha bisogno del calore degli sportivi per mettere ko le avversarie in un turno viscido come una semi finale play off. Messina a un passo dalla conquista della serie B ma non c’è da stupirsi. Non con Sidoti in panchina, non con i suoi pretoriani in campo a sputare l’anima, veri uomini in un luogo di mezze figure. CUS MESSINA contro tutti, ormai. Per sapere se grazie alle loro fatiche finisce una stagione o si apre un ciclo, spalancando il ritorno al basket che conta dopo anni e anni di stagioni mediocri se non fallimentari. La B è a portata di mano: solo vincendo. Con il contributo economico di tutti, ovviamente.
