Aspiranti sindaci, rettori, assessori e imprenditori, ai propri posti. Si fa bella la Messina del basket per fare la festa ai ragazzi di coach Sidoti. Il Cus Messina comanda 1 a 0 la partita della promozione in B contro Acireale, laddove occorrono due vittorie per chiudere. Ha strapazzato quattro volte in stagione l’Acireale e capta segnali di resa, nelle facce rassegnate della truppa di coach Foti. Si sforza di non sentire, di prepararsi a una partita che per Messina sarà la più dura di tutte perché gli avversari faranno di tutto per renderla bellissima. Ma è difficile far finta che sia tutto solito: il Cus è a un passo dal doppio salto, neppure due anni fa giocava in D dove faticava non poco. Due anni con la cura Sidoti ed è un’altra categoria, un’altra storia: un gioco diverso con temperamento da gladiatori. Del vecchio gruppo di giocatori sono rimasti gli under Squillaci e Zaccone – a cui bisogna aggiungere Nino Sidoti – promettenti atleti classe 1993 che in questi due anni hanno dimostrato di poter tenere bene il campo con giocatori del calibro di Contaldo, Gullo, Riva, Sereni, Cavalieri, Mercante, Di Dio, Grillo. Ma prima di fare festa c’è da espugnare Acireale. Delle due partite che mancano, al Cus ne basterebbe una, mentre la formazione di Foti dovrebbe fare il pieno: ma più di questa constatazione ovvia, gira il pensiero che tutto s’assegni giovedì 6. E già c’è chi a Messina parla di appuntamento da completare con programmazione futura. Certo la DNB non sarà uno scherzo come non lo sarà ricostruire una società dove c’era – passateci il termine – il festival del dilettante allo sbaraglio. Se sarà promozione bisognerà resettare molte cose e darsi nuove regole perché le responsabilità aumenteranno: dal campo alla scrivania. Le certezze sono un gruppo di atleti formidabili che hanno dato sempre il massimo quando sono stati chiamati in causa e mai smesso di lottare per onorare la maglia del Cus Messina – meriterebbero una statua a Piazza Cairoli – e un pubblico caldo che, specie nella gara uno andata in scena domenica, li ha sostenuti a gran voce e che con molta probabilità li seguirà pure ad Acireale per far festa con loro. In fin dei conti il bello del Cus è anche questo: nessun solista ma tanti amiconi!