Il riposo per il Cus Messina basket fresco vincitore del campionato DNC è terminato: le cose, le persone, le parole, i pensieri, le immagini, dentro e fuori dallo schermo, che ricorderemo di questa trionfante cavalcata… I sentimenti. I sentimenti che sono circolati sugli spalti, in questi 10 mesi di sfide che oggi fanno sì che l’avventura ricominci. Niente è impossibile se lo si vuole con il cuore. Ed è proprio dai sentimenti che si capisce, una volta di più, la forza vincente del gruppo storico del CUS targato Pippo Sidoti: tutti pronti per stupire nuovamente la piazza. E’ da queste certezze che coach Sidoti riparte e con lui la nuova società che andrà a sostenere la Serie B. Primo passo è l’iscrizione al campionato che scade il 9 luglio. Un appuntamento a cui nessuno vuole rinunciare nonostante le difficoltà economiche cittadine: due riunioni e tanti buoni propositi che fanno sì che nulla venga lasciato al caso. Nelle date da rispettare ci sarà anche quella della nomina del nuovo presidente della società e dei dirigenti che lo supporteranno per far transitare il vecchio Cus Basket nella nuova dimensione. E, alla fine, se si ha la forza di seguire il percorso, si vince. Del resto il progetto iniziato due anni fa dallo staff di Sidoti ha dimostrato di essere affidabile e soprattutto vincente. Chi lo abbraccia non lo fa al buio né deve modificare la struttura: squadra che vince non si cambia. Basterà solo garantire la benzina per proseguire la rotta. Questo è uno dei nodi fondamentali che non può passare in secondo piano. In questi due anni di vittorie, indipendentemente dai premi, il basket giocato dalla formazione di coach Sidoti piace, incassa consensi, vince: perché alla gente piacciono la speranza, l’ottimismo, la fede nel futuro. Al posto dell’ottimismo, la speranza, la fede nel futuro, i sentimenti cittadini che hanno circolato in questi anni sugli schermi istituzionali, sono invece il disagio, l’impotenza, la malinconia. Ecco perché la favola CUS ha colpito i messinesi raccogliendo applausi a scena aperta. Ed ecco perché il domani fa meno paura e dopo il 9 luglio ci sarà una programmazione, una selezione di obiettivi, una squadra da preparare per il nuovo campionato anche se prima di rompere le fila subito dopo la conquista della DNB, il coach ha riconfermato tutti in blocco. Perché squadra che vince non si cambia.
