Per applicare la massima di Giovenale “Mens sana in corpore sano” occorre un grosso sforzo di volontà che solo un italiano su tre ha deciso di compiere: appena il 34,3% pratica regolarmente attività fisica o uno sport. Gli italiani più “sportivi” sono quelli che abitano tra Lombardia, Liguria, Piemonte e Val d’Aosta (41,9%). E probabilmente non è un caso che chi vive nel Nord-Ovest, l’area più benestante dell’Italia, riesce a esercitare con più assiduità pratiche sportive; allo stesso modo, è il Sud, zona geografica più svantaggiata dal punto di vista economico, l’area dove si è meno impegnati a livello fisico: appena il 28,5%. Il 35,4% di chi non rinuncia a mantenersi in forma non va oltre, per farlo, i 50 euro mensili, mentre il 24,9% arriva a spendere fino a 100 euro. Chi può permettersi di spendere di più lo fa, ma le percentuali si abbassano sensibilmente. Decisamente interessante il numero di sportivi che si tengono in forma “a costo zero”: ben il 18,9%, infatti, pratica sport in casa, magari seguendo programmi ad hoc trasmessi da numerose Tv private, o dopo aver “riesumato” dalla soffitta una vecchia cyclette.
Si dice che siamo un Paese con 60 milioni di commissari tecnici. Eppure i tifosi italiani non fanno follie per i propri colori. Ben il 77%, più di tre tifosi su quattro, ammette di non spendere niente per acquistare gadget della propria squadra. Un dato che in Italia va decisamente in controtendenza rispetto a quanto avviene all’estero dove il merchandising rappresenta una delle voci in entrata maggiori dei club di calcio. Appena il 14% dei tifosi ammette di spendere circa 50 euro al mese e solo l’1,5% tra i 50 e i 150 euro al mese.
UN TIFOSO SU TRE, IL 32,5%, SEGUE LA PROPRIA SQUADRA DEL CUORE UTILIZZANDO LA PAY PER VIEW. Infatti, il 25,2%, un tifoso su quattro, spende fino a 50 euro al mese per seguire il calcio in Tv, il 6% arriva a spendere fino a 150 euro al mese e l’1,3% va oltre questa cifra fino ad arrivare anche a 300 euro.
STADI VUOTI. Il 56,9% degli italiani ammette di non spendere nulla per l’acquisto di un biglietto. Un tifoso su quattro, il 25,6%, spende fino a 50 euro al mese, mentre il restante 9,4% compra biglietti spendendo fino a 150 euro mensili (7,8%) e fino a 300 euro (1,6
POCO PIÙ DI UN TIFOSO SU QUATTRO, IL 27,3%, È SOLITO SOSTENERE I PROPRI COLORI ANCHE LONTANO DA CASA. Per farlo il 12,7% di questi spende in media circa 50 euro ogni mese, l’11,1% fino a 150 euro, il 2,4% fino a 300 euro.
MA CON CHI SI VA GENERALMENTE ALLO STADIO? Questa domanda è stata posta, dando la possibilità di fornire più di una risposta, a chi si professa tifoso. E il risultato certamente più sorprendente è che il 20,2% dei tifosi ammette di non aver mai frequentato uno stadio. La stragrande maggioranza di chi tifa per una squadra di calcio, invece, va allo stadio in compagnia di amici (59,7%), più raramente da soli (20,6%). Non manca chi (19,5%), quasi un tifoso su cinque, va allo stadio in compagnia della famiglia, mentre solo il 5,8% dei tifosi segue dal vivo gli incontri di calcio con i gruppi organizzati. Il 60,7% vede lo stadio come un posto pericoloso dove è meglio non portare i bambini: troppo grande il rischio di scontri tra le diverse tifoserie. Il 20,7% di contro, crede che ormai lo stadio sia un ruolo sicuro, anche grazie alle recenti normative e alla presenza massiccia delle Forze dell’ordine. Prevalgono dunque la paura e l’insicurezza su ciò che può avvenire sugli spalti prima, durante e dopo la gara. Uomini e donne la pensano pressappoco alla stessa maniera: il 61,2% degli uomini e il 59,8% delle donne preferiscono non portare i bambini allo stadio poiché considerato luogo troppo pericoloso.