Basket & giovani: a Messina è tutto da rifare

Terremoto nel basket di Messina. Crolla il dominio della città dello Stretto che solo una stagione fa aveva vinto il campionato DNC con il CUS e conquistato l’under 15 sempre con la regia di coach Pippo Sidoti. Dodici mesi dopo quel che resta del basket cittadino Fp Sport, Amatori e Mia è una partecipazione (modesta) nella C regionale è una lunga serie di sconfitte vedi l’Fp Sport – nei tornei giovanili under 17 e 15 d’Eccellenza – a dimostrazione che non si possono prendere in giro i genitori spacciando i figli per fenomeni. E se Amatori e Mia nella C regionale possono avere l’attenuante di un ridimensionamento dell’organico per dare maggior spazio ai giovani, lo stesso discorso non vale per l’Fp Sport giunta settima in classifica nonostante si fosse presentata ai nastri di partenza con dei fuori quota per la categoria: Claudio Cavalieri e Marco Sabarese, oltre agli ex Cus Vittorio Mirenda e Andrea Squillaci che arrivavano da due campionati consecutivamente vinti sotto coach Sidoti. Che siano dei risultati modesti e non un successo come qualcuno vorrebbe far credere è una di quelle verità che non si possono smentire. Nonostante la sua voglia di nuovo, chi ha oggi le scuole di basket a Messina continua a sottovalutare incredibilmente l’aspetto tecnico preferendo il buonismo pur di intascare le rette mensili dai genitori. E’ curioso come la parte più importante di una crescita di una squadra giovanile, quella da cui ci si aspetta la produttività più grande, sia ancora gestita come un circolo ricreativo. Il bisogno di garantirsi uno stipendio ha portato a una sofisticazione della trattativa, alla falsificazione della realtà, del merito, delle stesse qualità di un ragazzo e a cascata del tecnico specializzato. Però niente è stato fatto per migliorare la qualità della cosiddetta offerta formativa, per diminuire le possibilità d’errore. In fin dei conti i genitori pagano aspettandosi una guida tecnica se non perfetta, credibile. Al di là delle parole e dei proclami l’unico giudice resta il campo e nel caso Fp Sport, per esempio, la classifica under 17 e 15 dice che la società che a inizio stagione si arrogava l’obiettivo di creare una sorta di Accademia del basket, ha vinto solo due volte su sedici incontri nell’under 17, mentre nella 15 è riuscita a fare di peggio: 1 vittoria e 15 sconfitte! Numeri impietosi che fotografano il passo indietro dell’intero movimento cestistico che dopo avere festeggiato la chiusura del CUS – sperando così di mettere le mani sui tanti ragazzi cresciuti sotto Sidoti – oggi si consegna agli avversari certificando il proprio limite sportivo e competitivo. A Messina è tutto da rifare e la verità sacrosanta è che non ci sono molte certezze: dopo una stagione disastrosa si prepara a ricominciare da zero. Con il rischio che molti di quei genitori che ieri avevano creduto ai nuovi profeti del basket – affidando loro la crescita dei figli – oggi delusi dai risultati ci penseranno due volte prima di riportarli in palestra. Una sconfitta totale per il movimento.