Nel baraccone dei canestri messinesi i talentuosi sono la regola

di Roberto Gugliotta

E’ un bel problema essere messinesi e pieni di talento, perchè rompe sentirsi chiedere dappertutto se giochi a pallacanestro e chi è stato il tuo maestro. Ma non dev’essere bello neppure giocarci, a basket, misurando come un essere normale. Perché è proprio questo il concetto: cercare di diventare normale se i talenti sono stati “gonfiati”. Non è talento riuscire a mettere due tiri di fila dentro il canestro e non lo è neppure saper fare un terzo tempo, semmai il minimo sportivo dopo aver trascorso anni in palestra e versato al santone di turno migliaia di euro. Ci sono frasi da dover ripetere mille volte anche così. Colpa anche nostra, mi riferisco alla categoria dei giornalisti, che troppo spesso parlando o scrivendo di un giocatore lo definiscono talentuoso, bomber, cecchino… ma se tutti hanno queste qualità perché Messina non ha una formazione in DNB? Perché questi presunti talenti non giocano titolari in giro per il Paese? E se quelli che non giocano, non trovano spazio, sono talentuosi… gli altri che al contrario hanno opportunità, mercato, squadra come li dobbiamo definire fuoriclasse? Ma per favore, diamoci una calmata, misuriamo le lodi e studiamo di più. Poi per carità, si deve pur campare… però parlare di "florida cantera, accademia del basket", dopo aver rimediato sconfitte su sconfitte a livello giovanile mi sembra un po’ eccessivo, o no? Nessun problema, basta abituarsi. A me piace osservare i giocatori normali, quelli che sudano ore e ore in palestra, prendono le botte e non si lamentano, sono consapevoli di doversi impegnare di più perché madre natura con loro non è stata così benevola, sì insomma non ha dispensato talenti. Questi ragazzi meno fortunati devono solo convivere, pazientemente, con la quotidianità dei loro limiti, magari con la statura. Nel baraccone dei canestri messinesi i talentuosi sono la regola e i fenomeni sono quelli che sono semplicemente normali … Ma si fa il callo a tutto: anche a essere normali basta avere la fortuna di trovare un coach che ti spieghi la pallacanestro e le sue semplici regole e non un d-istruttore che ti faccia campione a suon di cazzate.