Lo sport giovanile è un argomento di contemporaneo interesse, figlio di una preoccupazione per un movimento che sembra arrancare rispetto gli altri paesi e che è diventato sintomo e causa di problemi strutturali dell’intero sistema sportivo italiano. Tuttavia una buona notizia c’è: gli “Under 30” rappresentano il segmento di individui più ampio tra coloro che praticano un’attività (il 32% del totale dei praticanti). Inoltre, come evidenziato da una recente indagine svolta da Errepi Comunicazione, agenzia leader nel settore della comunicazione sociale, culturale e scientifica, in collaborazione con Studio Ghiretti, società di consulenza in marketing e comunicazione sportiva, e con l’istituto di ricerca politica, economica e di mercato Ixè, l’avvio alla pratica motoria si concentra nella fasce d’età compresa tra 7 e 10 anni, la più precoce di sempre. Se a questo uniamo il fatto che si allunga la stagione di ‘uscita’, ossia di coloro che abbandonano la pratica, eco che finalmente si intravedono motivi per sperare che la situazione, oggi critica, possa migliorare.
La presentazione della ricerca dal titolo “Gli Italiani, lo Sport e i Valori Sociali” si svolgerà a Roma il prossimo mercoledì 26 novembre alle ore 10.00 nel Salone d’Onore del CONI, in Largo Lauro de Bosis, 15.