Clericus Cup, tra Giubileo e play off

Primi verdetti alla Clericus Cup. Francia e Brasile sono già eliminate dal Mondiale della Chiesa, promosso dal Csi, il campionato che nel week end scorso ha festeggiato a suon di gol l’indizione dell’Anno Santo straordinario dedicato alla misericordia da Papa Francesco. Il Psg, il Pontificio Seminario Gallico, è l’unica squadra a “pane e acqua”, non avendo ancora segnato una rete nel torneo. A zero gol e a zero punti in classifica i “galletti” tricolori sono aritmeticamente senza chances di qualificazione. Stessa sorte per i sacerdoti verdeoro del Pio Brasiliano. La Selecao clericale, intenzionata a riscattare la delusione del Mondiale 2014, è andata ben peggio di Neymar e compagni. Ce l’hanno messa tutta, è vero, nella gara di ieri Ivan Conceicao, don Zico e gli altri presbiteri carioca, ma l’ostacolo San Pietro (bronzo Clericus 2014) si è rivelato uno scoglio insormontabile per ottenere le chiavi del paradiso calcistico (play off). Nel 3-2 finale in favore dei petrini pesa il rigore calciato sulla traversa dal leader brasiliano Conceicao. Anche i Santi vanno in purgatorio… E’ così per la formazione formata a metà da Agostiniani (seguaci del Santo di Ippona) e Guanelliani (fedeli di San Luigi) cui domenica prossima servirà un doppio ‘miracolo’ nell’ultima giornata di regular season: non solo battere la forte Madre Celeste, quel Mater Ecclesiae, battuto nel week end di misura 1-0 nel “clasico latino” della Clericus contro il Sedes Sapientiae. E poi pregare che l’Altomonte perda largamente contro il Sedes. La Spagna è in festa per il primo successo ai rigori (8-7 sul Pio Latino) nel torneo, dopo aver rimontato due volte lo svantaggio iniziale. Euforici gli iberici del portierone Isaac Moreno e di don Iniesta, ancora fermo per infortunio, il centrocampista spagnolo, ma che vuole esserci per la gara della vita, quella del 22 marzo col Brasile. C’è pure chi è già nei quarti: il viterbese Istituto Teologico San Pietro del bomber italo-liberiano Edwin Salnitro ed il North American Martyrs, vittorioso ai rigori nel superderby contro i campioni in carica dei Leoni d’Africa dell’ Urbaniana. Al di là delle reti, dei rigori e delle grandi giocate calcistiche, la buon’azione della nona edizione del torneo pontificio la firmano proprio gli statunitensi, dedicando tutto il loro impegno e la fatica di questo campionato, ai cristiani perseguitati in Medio Oriente. L’undici del Pontificio Collegio Nordamericano, in segno di solidarietà è sceso in campo con la fascia nera, con il simbolo del “nazareno” l’iniziale della parola, che nel mondo arabo identifica i cristiani. E capitan Barakat, nella preghiera, ha spiegato il motivo.