Il campione Awudu Abass, ala nel giro della Nazionale italiana, giocatore della Pallacanestro Cantù (serie A1) ha incontrato i giovani della Team 86 Basket al palazzetto di Villasanta, in provincia di Monza-Brianza, per una delle quattordici tappe de “L’incontro col campione”, previste all’interno di Tremenda voglia di vivere il basket, progetto voluto da Don Antonio Mazzi, fondatore dei Centri Giovanili, e Vittorio Gallinari, ex campione di pallacanestro e papà di Danilo Gallinari, fenomeno NBA.
Durante l’incontro, l’atleta e i giovani cestisti hanno interagito sul campo con giochi e attività, mentre in occasione di un simbolico time-out si sono confrontati sulla passione che li lega al mondo della pallacanestro, con il giocatore professionista che ha raccontato la propria storia di crescita sportiva e umana attraverso il basket.
Le dichiarazioni:
Awudu Abass, ala della Pallacanestro Cantù: "’Tremenda voglia di vivere il basket’ è un progetto molto utile per avvicinare i giovani allo sport. È fondamentale che i ragazzi facciano sport non tanto per raggiungere chissà quale obiettivo ma per socializzare e crescere in un ambiente sano. Ho iniziato a giocare a basket prestissimo, avevo cinque anni, e mi ricordo che d’estate andavo all’oratorio vicino a casa mia per giocare con i ragazzi più grandi. Nonostante io sia di fede musulmana non ho mai avuto nessun problema a giocare al campetto dell’oratorio e mi sono sentito sempre ben accolto dai miei compagni. Penso sia un bellissimo esempio di integrazione e amicizia derivante dallo sport. Voglio dire a tutti i ragazzi che il basket è divertimento e stare insieme, io non posso farne a meno. Ogni giorno mi alleno non solo per continuare a migliorarmi, ma perché dentro provo una tremenda voglia di vivere fino in fondo questo bellissimo sport. Sono onorato di poter partecipare ad un progetto voluto da Don Mazzi e dalla famiglia Gallinari. Danilo è sempre stato per me un esempio di come partendo da una piccola realtà si possa arrivare fino al grande sogno di tutti i cestisti, l’Nba”.
Giovanni Mazzi, presidente Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi : “A volte i campioni sembrano lontanissimi, con questa iniziativa vogliamo avvicinarli ai ragazzi. ‘Tremenda voglia di vivere il basket’ è rivolto ai giovani dagli 11 ai 17 anni. A loro chiediamo di esprimersi con tutta la creatività e fantasia che hanno, per elaborare idee vincenti. Tutto questo divertendosi col contest social, durante gli incontri con i campioni e al ‘Gallo Day’ con Danilo Gallinari. Da questa esperienza desideriamo che acquisiscano dei valori da portare poi nella loro quotidianità; vogliamo che cerchino lo straordinario nell’ordinario”.
Lo scopo del progetto è quello di condividere la passione per il basket e dei valori da esso veicolati, creando aggregazione tra i giovani ed educandoli ad una pratica sportiva sana, leale e formativa.
“Tremenda voglia di vivere… il basket!”, alla sua prima edizione, chiama a raccolta circa 3 mila giovani dagli 11 ai 17 anni da tutta Italia, che, coinvolti dal Centro Sportivo Italiano e dalle parrocchie, stanno già recitando una parte attiva con la condivisione della loro passione per il basket tramite post, foto, video sulla pagina Facebook “Tremenda voglia di vivere il basket” con l’hashtag #TremendaBasket. I 70 ragazzi che avranno ricevuto il maggior numero di “like” avranno la fortuna di vivere, a giugno, il “Gallo Day”, una giornata speciale in compagnia del campione Danilo Gallinari. Proprio lui, oggi tra i più forti giocatori al mondo, ma partito dall’oratorio del suo paese, con una palla a spicchi e un canestro, circondato dalle figure educative di riferimento: la famiglia, il prete e l’istruttore. E se ora è un campione internazionale è anche perché non ha mai dimenticato da dove è partito e i valori che gli sono stati insegnati.
Il progetto “Tremenda voglia di vivere… il basket!” ha il patrocinio di Coni, Federazione Italiana Pallacanestro, Lega Basket Serie A Beko, Lega Nazionale Pallacanestro-Assist, è supportata da Eismann e Bassilichi ed è forte della media partnership con La Gazzetta dello Sport.