Un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e al Dipartimento per la Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e un’azione collettiva risarcitoria in favore di tutte le donne offese e umiliate da frasi offensive e omofobe. Li annuncia oggi il Codacons, intervenendo in merito alle dichiarazioni del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, sul calcio femminile. In un paese civile simili episodi non possono avvenire, perché oltre a riportare indietro il tempo al Medioevo e danneggiare la società, rappresentano veri e propri reati – spiega l’associazione – Per tale motivo lunedì presenteremo un esposto alla Procura di Roma e al Dipartimento per le pari opportunità, in cui si chiede di aprire una indagine nei confronti di Felice Belloli e di altri soggetti che saranno ritenuti responsabili dell’episodio, per le eventuali fattispecie di diffamazione aggravata ai danni della Lega calco femminile e discriminazione in base all’orientamento sessuale Il Codacons ha deciso di lanciare anche una azione collettiva finalizzata a far ottenere il giusto risarcimento a tutti i soggetti danneggiati dalla vicenda. Donne eterosessuali o omosessuali, associazioni gay, calciatrici e sportive che si sono sentite offese ed insultate dalla frase di Belloli, potranno costituirsi dinanzi la Procura una volta aperto l’eventuale procedimento nei suoi confronti. Per aderire all’azione è sufficiente inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it L’associazione ha chiesto inoltre alla Rai – servizio pubblico che ha l’obbligo di dare spazio a tutte le espressioni della società – di trasmettere sui suoi canali le partite di calcio della nazionale e delle varie squadre femminili, e alla Commissione di vigilanza Rai di imporre la messa in onda delle partite su Rai Sport. Il Codacons, infine, mette le telecamere del Codacons Tv, il canale televisivo dell’associazione, a disposizione del mondo del calcio femminile.