Oltre 4,25 miliardi: ecco quanto è stato scommesso sulla rete legale italiana nel 2014. Il bilancio è in crescita rispetto ai 3,8 miliardi giocati nel 2013 (+11,2%), anche se c’è da sottolineare il fatto che un trend positivo si registra in tutti gli anni pari, quando Mondiali e Europei di calcio "tengono vive" le lavagne dei bookmaker anche nei periodi estivi, quando sono fermi i campionati maggiori. Il campionato del mondo giocato in Brasile – riporta Agimeg in base ai dati dei Monopoli di Stato – ha generato puntate per 267,8 milioni di euro e, nonostante l’eliminazione nelle fase ai gironi dell’Italia (fattore che influenza l’interesse degli scommettitori e il volume di gioco generale), è secondo solo alla Serie A, sulla quale sono stati raccolti 702,9 milioni di euro. Sul podio la Serie B (263 milioni), che ha superato di poco la Champions (233,5 milioni). Tra i campionati esteri la Premier League inglese è quella più seguita nel mondo del betting italiano (185,8 milioni), la Liga spagnola (173,5) e l’Europa League (162,9) sono molto vicine. La classifica prosegue con la Ligue 1 (106.000.000), la Bundesliga (84.400.000), la Coppa Italia (46.200.000) e i match di qualificazione ai campionati europei (45.600.000). Poi i campionati maggiori di Olanda (36.500.000), Portogallo (28.500.000), Brasile (21.600.000), Belgio (21.400.000), Argentina (19.400.000), Turchia (18.400.000), Svezia (17.800.000), Norvegia (17.400.000) e Russia (16.600.000). In classifica anche i campionati che hanno suscitato meno interesse. Qualche big del calcio mondiale ha chiuso la carriera in Qatar, ma questo ha portato solo 14 euro di raccolta sulla Prince Cup. Peggio ancora hanno fatto la Supercoppa del Kuwait (12), la Shield Cup della Giordania (8) e la seconda divisione del Canada (5). Solo 3 euro puntati sul campionato dell’Andorra.