di Roberto Gugliotta
Ci metto un po’ a capire le cose, ma forse qualcosa di questa C/silver ho capito. Devo dire grazie al comunicato pubblicato sulla sua Pagina facebook dalla Virtus Canicattì subito dopo la sconfitta rimediata tra le mura amiche con la Costa d’Orlando. La Virtus attacca la federazione siciliana senza usare mezzi termini: “questo è campionato già deciso dall’alto”. Ah sì? Perbacco. Che storia è mai questa? Di solito uno partecipa a un campionato e si attrezza per competere e magari per vincerlo o salvarsi, a secondo i casi e i soldi a disposizione. Di solito, funziona così. Ma a dar retta alla Virtus Canicattì, nella C/silver siciliana è già stato tutto deciso. Non solo in testa, aggiungo io. Per il momento occupiamoci della lotta per la testa della classifica. Quali sarebbero le società “raccomandate”? Butto due nomi a caso, forse Cefalù e Costa d’Orlando? Questa sì che è una notizia. È cominciata la resa dei conti. Anche la Virtus Canicattì dopo Green Palermo e Sport è Cultura Patti è entrata nel club delle vittime sacrificali del Comitato regionale di Antonio Rescifina: se tutto ciò è vero, se tutto è stato già deciso, perché disputare le restanti gare? Forse ciò che sostiene la società di Canicattì è la verità, forse è un’ipotesi campata in aria, ma è pur vero che troppe cose strane stanno accadendo alle dirette rivali di Cefalù e Costa d’Orlando per non fare brutti pensieri. A cominciare dalle designazioni arbitrali che a cascata poi decidono gli esiti delle gare con fischi sospetti. E sono spesso questi fischi a determinare vittorie e sconfitte. E guarda caso a essere penalizzate dalle decisioni arbitrali sono state le dirette concorrenti della coppia Cefalù – Costa d’Orlando. Ecco perché è partita la girandola dei nomi che verrebbero spediti nei palazzetti – passatemi il termine – per indirizzare la corsa ai play off di B. Tanto per non andare lontano domani per Costa d’Orlando – Sport è Cultura Patti il designatore ha inviato Angela Castiglione di Palermo che fischierà in coppia con Fabio Fichera di Aci Catena (CT). La Castiglione è notoriamente una diversamente amica dello Sport è Cultura. Nella scorsa stagione ci furono parecchi scontri verbali tra lei e il coach del Patti ed ecco che nella partita più delicata di questo avvio di campionato, il designatore la rimette sul cammino dello Sport è Cultura. Il basket è materia futile. Il guaio è che per chi davvero ama questo sport, dal socio di maggioranza all’ultimo tiepido tifoso, si è esaurita per il Comitato Rescifina l’estate di San Martino. Quando gira questa giostra, quando si parla di complotti e campionati già decisi, anche se non è vero nulla, qualcosa di vero c’è: gli stessi sospetti della scorsa stagione (ma qui con due sole piazze da giocarsi invece di tre) e una autorevolezza della Fip Sicilia molto in bilico. Più che fughe in avanti, servono passi lunghi e ben distesi, più che nomi da promuovere per il futuro, puntelli per il presente. Il presidente Rescifina è uno e trino: è l’uomo per tutte le stagioni ma non va bene per gestire società e campionati. Le polemiche su di lui vanno dalla C/silver all’under 15. La macchina voluta da Rescifina, al di là dei “buoni risultati economici”, ha sempre difficoltà evidenti di comunicazione tra scrivania e panchina. Altrimenti come spiegare che, finora, nessuna sua scelta ha concluso “naturalmente” il suo mandato? Dal settore degli arbitri a quello dei selezionatori è un caos continuo e non basta più il cartello dei lavori in corso. Ogni inizio stagione il Comitato promette novità importanti e aiuti per le società … ma tutto svanisce dopo poche settimane. O meglio chi non è gradito al presidente subisce in campo e fuori mentre chi bussa alla porta del capo ottiene qualche deroga e perché no gli arbitri che, come sosteneva la pubblicità del metano di qualche tempo fa… ti danno una mano. Ci sono fischietti, per esempio, che dirigono la stessa squadra anche quattro o cinque volte e nessuno mi parli di semplice coincidenza e questa stranezza capita sia per la lotta al vertice che per quella della retrocessione. Possibile che nessuno del Comitato di Rescifina ci abbia fatto caso? Ma il “progetto pilota” va sostenuto nei fatti. E capisco pure che gli amici nel momento del bisogno vanno protetti, aiutati, sostenuti, non abbandonati al proprio destino. Non siamo neppure a Natale e purtroppo i segnali non sono buoni. Anzi, non promettono nulla di etico. Il gioco al massacro indica il campionato di C/silver già deciso prima ancora che termini il girone d’andata. Perché gli imprenditori dovrebbero investire in un torneo che puzza… di complotto? Lavorare così non è semplice. Poi ci sono gli infortuni del giudice sportivo, qualche arbitro al di sotto della soglia minima di rendimento, un po’ di sfortuna, gli episodi. Fip Sicilia ha ancora fuori il cartello dei lavori in corso. L’equivoco è stato pensare che li avesse completati a settembre quando la C/silver iniziò. Bisogna guardarsi in faccia e guardare in faccia le società: a iniziare da Canicattì, Green Palermo e Sport è Cultura Patti. Insomma, questa comunicazione della Virtus ha fatto canestro. Lì è scattata l’illuminazione: non riesco a farmi piacere fino in fondo questo Comitato regionale perché è una squadra che non conosce il senso del limite. Tutti si prendono maledettamente sul serio, specie il capo Antonio. Errore che neanche il più nostalgico dei politici della Prima repubblica avrebbe commesso. Eppure in questa Sicilia che fa acqua da tutte le parti, la presidenza Rescifina riesce a far rimpiangere il vecchio regime. Tutto è esagerato, sopra le righe: le lodi, le liti, i pianti, le cortesie, le previsioni per il campionato. Chi si lamenta o chiede lumi trova subito un muro di gomma. Segno evidente che Fip Rescifina tende al melodrammatico, sempre e comunque. Forza Virtus Canicattì, Green Palermo e Sport è Cultura Patti rendete ostico il cammino delle due favorite Cefalù e Costa d’Orlando anche se gli arbitri non vi daranno una mano … prima o poi chi comanda dovrà pagare dazio, vero Presidente Petrucci? Meno male che siamo nei pressi delle vacanze di fine anno, così almeno si stacca non solo dal campionato, ma anche dall’intelligenza molesta…