Il prossimo 10 maggio Diego Pini avrebbe compiuto 70 anni. Probabilmente, per carattere, non lo avrebbe festeggiato. Forse anche per questo, quel giorno, Valtellina Turismo Mobile organizza, nella sua Sondrio, un convegno in suo onore e ricordo, a cui sono invitati a partecipare tutti coloro che ne hanno condiviso la passione per il basket.
Solo il termine passione, infatti, può riuscire a sintetizzare, nella breve presentazione di un evento dedicato al creatore della migliore summer league europea, il Valtellina Basket Circuit, oltre ad un infinito elenco di manifestazioni sportive, il personaggio Diego Pini.
Se la pallacanestro è stata la sua vita, l’inserimento nella Hall of Fame della Federazione Italiana Pallacanestro è stato il suggello di una carriera incredibile, durata oltre 40 anni, che ha portato sui campi della provincia di Sondrio il gotha del basket mondiale.
Protagonista del convegno di Sondrio sarà lo sport. A raccontarlo alcuni dei tanti amici del manager sondriese, in quello che in fondo vuole essere anche un appuntamento nel quale non mancherà il sorriso, come, forse, avrebbe fatto piacere a Diego: Emilio Rigamonti, Maurizio Gandolfi, Ettore Castoldi, Domenico Zecca, Maurizio Ferrari, Fabio Corbani e Sandro Faccinelli. Ad aprire gli interventi sarà Emilio Rigamonti, storico sponsor del basket valtellinese, che ha legato per decenni il suo nome allo sport locale e agli eventi estivi di Diego Pini.
Manifestazioni che hanno portato lustro, visibilità e turisti in provincia di Sondrio e che in Alta Valtellina per tanti anni hanno visto al fianco di Pini la Best di Bormio, che sarà rappresentata al convegno da Maurizio Gandolfi, manager da oltre trent’anni figura di riferimento della Coppa del Mondo di Sci Alpino in Valtellina. E se Diego Pini viene ricordato principalmente per la sua carriera “estiva” di organizzatore, la sua passione per i giovani e lo sport lo hanno portato per decenni sui parquet di tutta Italia (e non solo) riempiendo migliaia di pagine di ricordi e aneddoti di chi ha condiviso con lui parte di questo percorso, come Ettore Castoldi, delegato provinciale del Coni. Giovani che, partiti da Sondrio, hanno giocato anche nei palazzetti più prestigiosi d’Italia, come Domenico Zecca, con una lunga carriera alle spalle che lo ha visto in particolare indossare la maglia della Fortitudo Bologna, dove, dopo il ritiro, ha rivestito anche il ruolo di team manager. Percorso inverso invece per un altro dei protagonisti della serata, Maurizio Ferrari, che a Sondrio è arrivato come giocatore nel 1989 contattato, ovviamente, da Diego Pini, e che è rimasto nella società sondriese fino al 2002, prima di tornare a Piacenza, lavorando con Pini soprattutto in progetti che riguardavano le giovanili, ma seguendolo anche nelle attività estive.
“Se sono diventato un allenatore professionista lo devo anche grazie alla grande invenzione di Diego Pini con il Valtellina Basket Circuit, che ho cominciato a frequentare ai tempi incredibili del ritiro a Bormio del Messaggero Roma”. Bastano queste parole per spiegare la presenza di Fabio Corbani, ultimo incarico come capo allenatore nella Pallacanestro Cantù, quattro scudetti Juniores nel palmares, che da una decina d’anni risiede in Val Masino e che Diego Pini lo ha conosciuto e incontrato in tutte le vesti, anche da allenatore avversario in campo. A condurre la serata Sandro Faccinelli, nella triplice veste di organizzatore del convegno, ufficio stampa del Valtellina Basket Circuit e, soprattutto, uno dei tanti ragazzi cresciuti in palestra con Diego Pini. Appuntamento per martedì 10 maggio a Sondrio, alle ore 20:30, presso la Sala Vitali del Credito Valtellinese, in via delle Pergole 11, con ingresso libero.