di Roberto Gugliotta
Il Pala Tracuzzi diventa il caso Rescifina. Come definire altrimenti l’ennesimo paradosso del basket messinese: domenica dichiarato non agibile per la sfida tra Gruppo Zenith Messina – SPORTING CLUB ADRANO, valevole per un posto in C/silver e ieri tornato “agibile” per la finalina under 18 regionale tra AMATORI BASKET MESSINA -. POL. DIL. PEGASO RAGUSA. Possibile che in meno di 48 ore il Comune di Messina sia riuscito a sanare le problematiche che rendono non agibile il Palazzetto? Un miracolo accorintiano? Crediamo di no, eppure il nostro presidente regionale Rescifina è riuscito nell’impresa di essere presente tra gli spalti in entrambe le gare. Come è stato possibile caro Presidente assistere a due diverse interpretazioni? Non crediamo che la legge vada applicata a secondo i casi e se è inagibile il Pala Tracuzzi… come si permette alle società di disputare con il pubblico gli incontri? La vita umana non è un gioco sottile tra amici e nemici. E la Questura perché non è intervenuta ieri cone aveva fatto sabato scorso impedendo l’entrata del pubblico? Quando il tempo avrà cancellato tutto questo, quando nessuno ricorderà la vergogna di una finale a porte chiuse in una città senza guida politico – sportiva, quando la parola sport per tutti suggerirà più un nuovo gioco d’azzardo che un torneo ufficiale, mi piacerebbe portare i nostri federali negli spogliatoi del Pala Tracuzzi e mostrare lo spettacolo di un luogo senza cura. Per non parlare del tetto, del campo stesso in cui è pericoloso giocare e degli stessi spalti. Lo farò a scopo terapeutico. E vedrete che nessuno ci vorrà più tornare, dopo avere toccato con mano le cattive gestioni. Parole che raccontano molto bene l’evento (non ridete, per favore) di un presidente assente. Frasi che spiegano il senso punitivo di questa piccola federazione che non è stata neppure capace di far mettere a norma gli impianti cittadini. Vogliamo parlare del Pala Rescifina? O del palazzetto di Mili? E come non puntare l’indice sulla palestra di Ritiro? Rescifina ha le sue colpe come non può dirsi estraneo lo stesso sindaco Accorinti. Ragazzi, parliamoci chiaro questa città dovrebbe fare come minimo la serie B invece gioca in ribasso. Questo genere di pallacanestro senza ambizione per i piani alti è un surrogato, è come bere caffè d’orzo e a me piace l’espresso. Carte alla mano la città vive tra paradossi e bugie: un giorno il Pala Tracuzzi è non in regola, un altro aperto al pubblico. Eh, sì, caffè schifosi, è il giorno delle metafore, forse per non pensare alle altre volte in cui Rescifina ha girato le spalle alle società messinesi… come capitò al Cus Messina, fresco promosso in serie B. Ha preferito far morire un sogno piuttosto che realizzarlo. Vabbè che quando giocava Rescifina quasi sempre le prendeva… ma prima o poi bisognerà mettersi da parte per il bene comune. Dunque nell’attesa che qualcuno ci dirà se questo Pala Tracuzzi è vivo e vegeto, proviamo a scommettere su quale sarà il prossimo inganno a cui dovremo assistere. Perché con Rescifina presidente niente è come sembra. Basta far ripartire il nastro della sfida tra Gruppo Zenith Messina – SPORTING CLUB ADRANO e poi quello della gara tra AMATORI BASKET MESSINA -. POL. DIL. PEGASO RAGUSA. Si noterà un folto pubblico sugli spalti che solo 48 ore prima non c’era. E tutti, prima di cominciare a riflettere, riguarderanno la faccia di Rescifina, presente in tutte e due le gare: il miglior mago del mondo.