UNA RIVOLTA DI CATEGORIA

di Diego Costa

Leggo della polemicuzza sulla intervista Sky "condizionata" a Gonzalo Higuain. Qualcuno definisce l’interrogante un "non giornalista". Ed è vero. Perchè nel momento in cui un interlocutore pone degli aut aut, l’intervistatore dovrebbe dire: "grazie e arrivederci". Però il problema, cari amici, non è di Sky. Il problema è IL SISTEMA. I primi a doverlo cambiare sono I GIORNALISTI. E’ qualcosa che si trascina da lunghissimo tempo, non ne troverete traccia nei congressi dell’USSI, non ne troverete traccia nei consessi dei direttori e di altri "graduati". Perchè E’ INACCETTABILE da sempre, in qualsiasi categoria, che un giornalista che abbia fatto il suo dovere fino in fondo – magari svelando verità scomode – venga MESSO ALLA PORTA a un centro tecnico, come indesiderato. Se volete pronto a fare nomi. E’ INACCETTABILE che il miglior giornalista a Sky, il direttore MARIO SCONCERTI, smetta di fare le interviste post partita perchè fa domande scomode. E’ INACCETTABILE che, di fronte a veti che vengono posti dai dirigenti del pallone, LA CATEGORIA dei GIORNALISTI non s’indigni, lasciando le sale stampa con un messaggio UNIVOCO, CHIARO, FORTE: o il mestiere lo fate fare a tutti, e rispondete alle domande – anche quelle scomode – se poste in modo pertinente, oppure di voi NON SI PARLA. Il discorso varrebbe anche per i SILENZI STAMPA: Tizio fa silenzio stampa? Bene. Sappia che poi SIAMO NOI DELLA STAMPA a riservarci il diritto di risentirlo o a farne volentieri a meno. Il tutto nel rispetto delle parti. Perchè, sia chiaro, i signori del vapore – le notizie – le nascondono. Poi si arrampicano sugli specchi. UNA RIVOLTA DI CATEGORIA, di fronte a queste prese di posizione, darebbe il segnale forte e chiaro: un segnale di vita. Ma il giornalismo sportivo sopravvive a colpi di presenzialismo spicciolo: sai, ieri ho fatto io la prima intervista a Higuain dopo la firma con la Juve! Ecco, bravo, vantati!