
di Roberto Gugliotta
La nuova stagione del basket siciliano è iniziata. E’ ripartita con qualche speranza e soliti fastidi, ma sarà colpa di un annetto in più. A ottobre si vota per il nuovo vertice siciliano (Antonio Rescifina, se ci sei batti un colpo!) ma a quanto pare interessa a pochi se nei blog, noto con una certa preoccupazione, gli addetti ai lavori indulgono a diminutivi circa i disastri dei federali e al contrario, celebrano come eroiche, delle feste paesane a scopo di lucro. Dicevamo dei soliti problemi: la crescita del movimento e degli arbitri, in particolare. Chi controlla la loro preparazione? Chi li osserva durante i tornei pre stagione agonistica? Sono stato a Barcellona Pozzo di Gotto per un fine settimana di amichevoli ma non ho incontrato nessuno del vertice, tranne il buon Giuseppe Sergi, che assistesse alle gare. Nessuno dei bravi commissari degli arbitri che li osservasse per vedere il loro grado di preparazione in vista della nuova stagione. Magari sono io che sono un rompiballe mentre loro – gli arbitri – sono così in forma e soprattutto preparati che si gestiscono da soli. Certo se una nota di merito va al fischietto Sebastiano Tarascio che a spese proprie si allena per farsi trovare pronto al via, lo stesso non può dirsi per altri suoi colleghi: arbitro avvisato mezzo salvato. Le prime amichevoli confermano purtroppo che non c’è da sperare finchè a comandare sono gli amici di Rescifina. Per questo motivo mi sono chiuso in casa ad agosto, sprangando le finestrelle, per timore che qualche federale stupidino facesse scherzucci, e mi sono rivisto un centinaio di partite. Non sono d’accordo sulla bassa valutazione alla stagione dello Sport è Cultura Patti dato che nessuna targa è stata assegnata dalla Fip Sicilia alla società vittoriosa nella C Silver, quasi che fosse scontato vincere con i giovani locali, mentre si premia chi per lo stesso traguardo, ha speso quattro volte il budget pattese. Se mi passate il paragone se fosse dipeso da loro la favola Leicester sarebbe passata sotto traccia. Ma non sono un fanatico: gran bel lavoro presidente Rescifina! Sulla cattiva figura della federazione siciliana posso aggiungere che si nota una certa originalità. Nel senso che l’ultimo degli imbecilli è capace di celebrare gli insuccessi ma solo un genio potrebbe pensare di fare pallacanestro senza conoscere la pallacanestro. Non ve ne importa nulla perché non giocate a basket? Avete ragione, non siamo andati neppure a Rio. Siamo in Sicilia. Forza Michelangelo Sangiorgio, salviamo la pallacanestro siciliana. Adesso che siete grandi ve lo posso dire: il Comitato Rescifina non resiste. Nei giorni precedenti, mi aveva preso un po’ di stordimento sentendo qualche consigliere annunciare la sfida di ottobre come "una formalità” per il presidentino Antonio. Ma forse non è giusto essere così faciloni per una elezione che riguarda tante società alle prese con i chiari di luna dell’attuale Consiglio regionale. Ma certe cose sono spiazzanti: un ricco imprenditore famoso deve dare il suo contributo sociale e non tartassare chi investe i soldi raccolti nel sociale. Ad agosto oltre a guardare la televisione ho avuto la sfortuna di leggere su Fb post farneticanti e commenti schizoidi. Consiglio gratuito per Sangiorgio: se dovessi vincere a ottobre lancia il premio "basket di simpatia" per far riflettere i giovani sulla tolleranza e la civiltà dello stare insieme. Michelangelo, metti da parte le noci di cocco: di bronzo bastano le facce!