Che ci faccio qui

di Roberto Gugliotta

Penso che in questo nostro mondo di presidenti galattici, di direttori generali, di general manager, di direttori sportivi diretti, indiretti e trasversali, si senta sempre più la mancanza di persone vere, con dei valori nobili. Nessun luogo è felice, pure dalle mie parti c’è tanta confusione. L’importante è fottere il prossimo, rubare la foto sul giornale, vantarsi con i genitori che pagano le rette di aver vinto qualcosa, anche se in verità non hanno vinto niente. In questo suk sbrilluccicante che è diventato il movimento siciliano della pallacanestro, chiedere un minimo di coerenza o di serietà sembra patetico. Io resto dell’idea che si può essere anche normali purchè si educhi allo sport con la generosità di chi dona la propria esperienza gratuitamente. Questo è il segreto di tutto. I titoli, gli articoli, le marchette giornalistiche non potranno mai farvi passare per quello che non siete. Mai! Genitori, per favore, usate l’intelligenza: come fa a starci una passione in 30 euro mensili? Fuori dal palazzetto c’è la coda di servi sciocchi e a parlare non si fatica. A pensare, un po’ di più. Riflettete: uomini di sport non si diventa senza valori, maiali si!