di Roberto Gugliotta
Abbiamo letto e ascoltato infiniti rimproveri al basket italiano per non aver saputo impedire che molte società C Silver e C Gold regionali fossero in difetto per il tesseramento degli atleti extracomunitari che rischia di cambiare corso ed esito ai campionati. Qualcuno in maniera maldestra ha persino ammesso sulla propria pagina su Fb di sapere che i propri stranieri non avrebbero potuto continuare a giocare (!): e l’etica dove stava quando li schierava in campo? Il gioco delle tre scimmiette va bene anche a loro, maestri di panca: dalla mia posizione non ho visto nulla, ho sentito che c’era qualcosa di strano nei visti di permesso, chiedete al procuratore e al presidente… Mi sono sempre chiesto perché, in occasione di certe brutte storie, le cronache sportive si occupano quasi esclusivamente dei meriti, e pochissimo dei difetti. Sia quel che sia, mi pare il caso di parlare un po’ di etica, valori e regole. Giusto per spiegare a certi maestri che il disprezzo della persona, la frode, la diversa sportività è una cosa da condannare. Perché lo sport è altro che un "mi piace" forzato.
Codice Etico ha come finalità il mantenimento di un comportamento corretto da parte di tutti nell’ambito delle attività societarie sia sportive che sociali. Esso individua i doveri fondamentali di lealtà, correttezza e integrità, in accordo con quanto previsto dall’ordinamento Federale e dai regolamenti del CONI. I tesserati, siano essi dirigenti, tecnici, atleti, collaboratori o genitori che operano in ambito societario, sono tenuti all’osservanza di norme comportamentali, la cui violazione sarà adeguatamente sanzionata. Esso è efficace soltanto se tutti coloro che operano “nel nostro mondo“ sono disposti ad assumersi consapevolmente le responsabilità loro attribuite.
LEALTÀ E FAIR PLAY I tesserati devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza, rispetto e Fair Play in ogni funzione, prestazione o azione comunque riferibile all’attività sportiva, cooperando attivamente all’ordinata e civile convivenza. A queste norme di comportamento dovranno attenersi anche i non tesserati, siano essi collaboratori della società o genitori dei giocatori Minibasket e/o Settore Giovanile della società stessa. Il concetto di Fair Play non consiste semplicemente nel rispetto delle regole, ma include i concetti di: √ amicizia; √ rispetto degli altri, siano essi compagni, avversari, arbitri o sostenitori presenti alla gara; √ lotta all’imbroglio e alle astuzie al limite della regola, al doping, alla violenza sia fisica che verbale, alle molestie e agli abusi, alla diseguaglianza delle opportunità, alla corruzione.
VALORI DELLO SPORT Lo sport è una attività socio-culturale che se praticata lealmente offre agli individui l’opportunità di: √ Conoscere se stessi; √ Esprimersi e raggiungere soddisfazioni; √ Acquisire capacità e dimostrare abilità; √ Interagire socialmente; √ Raggiungere un buono stato di salute, divertendosi. Lo sport è dunque occasione di partecipazione ed assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti che, a vario titolo, operano al suo interno.
LA SOCIETÀ deve operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni funzione, prestazione o rapporto inerente alla propria attività. In particolare la Società si impegna a: √ promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura sportiva nella condivisione delle finalità educative, formative e sociali; √ sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport valorizzandone i principi etici, umani e il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative; √ rispettare l’attività svolta dalle altre società e dagli altri Centri Minibasket evitando di mettere in essere, direttamente o tramite tecnici e/o dirigenti, comportamenti non improntati alla massima trasparenza e lealtà, contattando direttamente giocatori e/o famigliari degli stessi prima di aver preventivamente preso contatto con la società o il Centro Minibasket dove il giocatore svolge o ha svolto l’attività sportiva con l’evidente intento di carpire un tesseramento a svantaggio dell’altra società o Centro Minibasket; √ Adoperarsi affinchè un tesserato non arrivi mai a dover interrompere l’attività sportiva per problematiche di relazione all’interno della propria società. Di fronte a una situazione insanabile, favorire Regole di comportamento 1) 2) l’eventuale passaggio, nelle forme previste dai regolamenti, ad altra società, per permettere al giovane di non abbandonare la pratica sportiva della pallacanestro; √Rispettare e adoperarsi affinchè i propri tesserati, siano essi dirigenti, tecnici, atleti, collaboratori o genitori che operano in ambito societario, portino rispetto verso arbitri, nella piena consapevolezza che ogni decisione è presa in buona fede e con la massima obiettività, consci della difficoltà del compito a loro assegnato.
I TECNICI devono trasmettere ai propri giocatori valori come: √ rispetto, √ sportività, √ civiltà e integrità, valori che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Chi intraprende l’attività di tecnico, anche a livello di volontariato, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti. Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione. I Tecnici vengono presi a esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono rendersi conto della profonda influenza che le loro parole e i loro atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti. Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto degli stessi. codice etico 6 codice etico 7 codice
GLI ATLETI devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante la salvaguardia dei valori sportivi rispetto al successo personale. Nella consapevolezza che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello sport, devono impegnarsi a: √ onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofi siche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza; √ tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo per il mondo dello sport e della società civile; √ rifiutare ogni forma di doping; √ rivolgersi, per le problematiche di natura tecnico-organizzative, al proprio allenatore o al dirigente competente; √ astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale della propria società, dei tecnici, degli avversari, dei loro staff tecnici e dirigenziali; √ evitare dichiarazioni che in qualunque modo possano costituire incitamento alla violenza o ne rappresentino apologia, astenendosi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e dignità della propria società, dei tecnici, dei compagni o di altre persone o organismi operanti nell’ambito sportivo; √ astenersi da qualsiasi comportamento discriminatorio in relazione alla razza, all’origine etnica o territoriale, 3) al sesso, alla religione, alla condizione psico-fisicasensoriale ed alle opinioni politiche; √ mettersi a disposizione dei propri compagni, dei tecnici e della società, nell’intento di formare un solido spirito di gruppo. Non è ammesso nessun atteggiamento che possa risultare lesivo dell’immagine della società e/o della F.I.P.
I GENITORI devono: √ promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, evitando ogni forma di pressione anche psicologica; √ mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport senza esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente la sua partecipazione; √ evitare di assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti non coerenti con i principi del presente Codice Etico ponendosi quindi come modello positivo da seguire per i propri figli.
I DIRIGENTI si devono impegnare a: √ scegliere tecnici e/o collaboratori adeguatamente preparati sul piano tecnico e formativo; √ promuovere la partecipazione alla vita della società di tutti i soggetti coinvolti, dagli atleti agli allenatori ai genitori; 5) 4) codice etico 8 codice etico 9 6) √ rispettare in modo sostanziale le diverse formalità richieste per assicurare l’ottemperanza e la puntualità degli adempimenti burocratici previsti dai diversi regolamenti; √ aggiornare costantemente le proprie conoscenze e competenze.
I CENTRI MINIBASKET attraverso tutte le loro funzioni specifiche, devono: √ sostenere e promuovere la diffusione dello sport tra i giovanissimi; √ garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere dei bambini e giovani atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o a qualsiasi altra considerazione; √ garantire il rispetto delle esigenze e bisogni particolari dei giovani e dei bambini in crescita consentendo processi graduali di partecipazione, dal livello ludico di base a quello agonistico; √ assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica dei giovani e giovanissimi adottando specifiche azioni volte a garantire la necessità di contemperare l’attività sportiva, agonistica e non, con quella scolastica; √ adottare specifiche azioni positive atte a tutelare i bambini che presentino particolari attitudini dal precoce sfruttamento incompatibile dal punto di vista psicopedagogico con i normali processi di crescita; √ garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i bambini e giovani siano ben qualifi cati per guidare, formare, educare e allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo; √ garantire la necessaria vigilanza sui giovani e giovanissimi assicurando che le relazioni con gli stessi si svolgano in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale.