Bisognerà attendere l’8 e 9 ottobre per conoscere i successori del trentino Loris Pintarelli e della toscana Righerta Kadija, detentori del titolo italiano 2021 di obstacle racing. A sancire i nuovi campioni nazionali sarà, come da tradizione, Inferno Mud allo hu Norcenni Girasole village di Figline e Incisa Valdarno, appuntamento che sarà lanciato martedì 27 settembre alle ore 10 presso il municipio della località in provincia di Firenze.
Una doppia finale, quindi: la due giorni di competizioni sarà valida sia per il Campionato Italiano OCR sia per Inferno Series, il circuito organizzato dalla SSD Andromeda partito con gli appuntamenti presso Alpe Cimbra e lo hu Altomincio village, e caratterizzata dall’amato fango. L’elemento che sin dalle origini ha accompagnato la nascita e la crescita del movimento renderà ancora più sfidanti gli ostacoli naturali e artificiali disseminati sui diversi tracciati e dai nomi di dantesca memoria, come Lucifero, Caronte, Cerbero e Limbo.
Dalle famiglie, ai neofiti, agli atleti agonisti, tutti possono ambire a superarli perché è sempre la determinazione a fare la differenza, sostenuta dal giusto mix di forza e resistenza per trasportare pesi, velocità per risalire funi, destrezza per scavalcare muri, equilibrio per attraversare assi basculanti e coordinazione per oscillare sospesi tra corde, pioli e anelli.
“Correre in un territorio più volte citato da Dante nella Commedia per una gara che si ispira ai luoghi e protagonisti del suo Inferno – dichiara il vicesindaco con delega allo sport di Figline e Incisa Valdarno Enrico Buoncompagni – sarà un po’ come un ritorno a casa. Siamo lieti di ospitare anche quest’anno una grande manifestazione sportiva come Inferno Mud, tappa di un circuito tra i più partecipati e emozionanti d’Italia. Diamo quindi il benvenuto agli iscritti, agonisti e semplici appassionati, grandi e bambini. È la nostra idea di sport: un diritto e una fonte di benessere per tutti, senza distinzioni. Anche grazie a Inferno Mud, il Comune di Figline e Incisa Valdarno è sempre di più la terra degli sportivi, un luogo ideale per chi ama lo stile di vita outdoor, tra le colline del Chianti e la valle dell’Arno, nel cuore della Toscana”.
“Siamo molto soddisfatti di ospitare qui allo hu Norcenni Girasole village la quinta edizione di Inferno Mud – dichiara la vice direttrice Federica Erbosi – Ormai abbiamo instaurato una partnership solida e proficua con Inferno considerato che, come Gruppo Human Company, abbiamo già accolto con successo le centinaia di partecipanti alle scorse quattro edizioni della corsa, proprio qui nella nostra struttura alle porte del Chianti. Inoltre, da quest’anno, la collaborazione si è ulteriormente sviluppata con la prima assoluta di Inferno Park, che ha animato hu Altomincio village sul lago di Garda lo scorso 15 maggio. Per noi è veramente importante che le nostre strutture siano aperte alle comunità e alle associazioni del territorio in cui insistono. Per questo, siamo convinti che farci promotori di eventi del genere vada esattamente nella direzione indicata. Non è un caso, infatti, che tra gli obiettivi che perseguiamo non si trovi esclusivamente l’accoglienza dei turisti, ma anche la proposta, a loro e ai cittadini locali, di esperienze uniche ed eventi di alto livello, come la corsa Inferno, che ha ormai guadagnato una rilevanza che supera addirittura i confini nazionali”.
IL PROGRAMMA GARE: TRA COMPETIZIONE E SOLIDARIETÀ
Tra le colline del Chianti sabato 8 ottobre si terrà dalle ore 10 la gara individuale Long (12 km e 30 ostacoli), le cui bolge competitive sono qualificanti per gli Europei, i Mondiali e la Coppa Italia della Federazione Italiana OCR, e Short (6 km e 15 ostacoli), solo per curiosi e appassionati delle sfide oltre i propri limiti dai 13 anni.
Domenica 9 ottobre alle 10 anche i piccoli diavoli (3-12 anni) di Inferno Kids si potranno divertire su un tracciato su misura, contribuendo a una nobile causa. L’intero incasso sarà, infatti, devoluto al Calcit, Comitato Autonomo per la Lotta Contro i Tumori Valdarno Fiorentino, nato per supportare lo svolgimento di attività socio-sanitarie finalizzate alla tutela della salute, alla prevenzione e alla diagnosi precoce, al sostegno quotidiano delle persone malate. A seguire scenderanno in campo per Inferno Team squadre di 3 atleti (categorie pro e open), affrontando insieme tutti gli ostacoli sul medesimo percorso della Short. Ancora pettorali disponibili per partecipare su infernorun.it
LA PARTNERSHIP CON IL PENTATHLON: L’AREA LASER RUN
La collaborazione tra i due movimenti sportivi, avviata a luglio grazie al lavoro del New 5th Discipline Working Group in linea con i requisiti del CIO per le Olimpiadi 2028, proseguirà a Figline e Incisa Valdarno, dove la Federazione Italiana Pentathlon Moderno sarà presente con un’area dedicata al laser run. Questa volta saranno gli obstacle runner a mettersi in gioco nella prova del pentathlon che alterna corsa e tiro con pistola laser, dopo l’importante incontro di settembre nell’ambito dei Mondiali U19 & U17 di Lignano Sabbiadoro. Qui giovani pentatleti, provenienti da tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di testare, con la guida di atleti di ostacoli, un possibile format della candidata a diventare la quinta disciplina del Pentathlon Moderno, in sostituzione dell’equitazione dopo le Olimpiadi di Parigi 2024.
Dopo Ankara, Manila e Lignano Sabbiadoro, l’UIPM Union Internationale de Pentathlon Moderne ha programmato un quarto test a Zielona Gora in Polonia il 7 e l’8 ottobre, in occasione dei Mondiali Junior di Drzonkow. A novembre, infine, nel corso del Congresso UIPM 2022 sarà votato il format di gara con la nuova disciplina, da sottoporre al CIO in vista delle Olimpiadi 2028.
“A Lignano Sabbiadoro abbiamo assistito ad un nuovo test sulla disciplina a ostacoli e i risultati e l’entusiasmo che ha suscitato mi paiono buoni – dichiara Fabrizio Bittner, Presidente, Presidente FIPM – Personalmente la ritengo una sfida per il futuro, nonché per la formazione di un nuovo tipo di atleta. L’involuzione dello sviluppo delle capacità coordinative nell’infanzia e dell’adolescenza, dimostrato da recenti ricerche, pone l’accento su un modello di vita a cui sottoponiamo i nostri ragazzi che va rivisto. Questa nuova disciplina, che punta su caratteristiche altamente coordinative, nonché di forza, agilità, rapidità, equilibrio, può sicuramente, se approcciata in maniera corretta, contribuire a colmare questo gap”.