Il mondo dello sport piange la scomparsa di Rino Tommasi…
Nato a Verona il 23 febbraio 1934, sia il padre Virgilio sia lo zio Angelo avevano preso parte a tre diverse edizioni dei Giochi Olimpici nel salto in lungo. Dal canto suo, invece, Rino è stato un buon tennista di seconda categoria, ha vinto quattro titoli italiani universitari e due medaglie di bronzo ai Giochi Mondiali Studenteschi.
Leggendaria la sua carriera fuori dal campo, a partire proprio dal tennis. Tommasi è stato infatti Presidente del Comitato Regionale Lazio della Federazione Italiana Tennis e poi membro della commissione tecnica. Grandissimo organizzatore, sin dai 25 anni, di eventi di pugilato (l’altro sport del suo cuore), è il giornalismo che gli ha permesso di diventare una vera e propria icona mondiale.
Rino Tommasi (foto ANSA) ha lavorato infatti per le principali testate d’Italia, ha girato il mondo per raccontare sport, è stato capo ufficio stampa della SS Lazio ed è stata l’inconfondibile voce del tennis al fianco del fedele compagno di telecronache Gianni Clerici, scomparso il 6 giugno 2022. Insieme i due hanno segnato un’epoca con uno stile unico, che solo la loro cultura e la loro personalità potevano reggere degnamente.
Tra i vari riconoscimenti collezionati in carriera, Tommasi ha vinto anche la Penna d’Oro del CONI (1979) e due premi di Letteratura Sportiva del CONI con i volumi ‘Storia del tennis’ e ‘La grande boxe’, mentre a Londra 2012 il CIO lo ha premiato quale uno dei giornalisti ad aver seguito il maggior numero di Giochi Olimpici, grazie alle sue undici partecipazioni.
“È stato un protagonista indiscusso del nostro mondo – le dichiarazioni del Presidente del CONI Giovanni Malagò –. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore e di tristezza per il movimento sportivo italiano”. (agc)